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Debbo smettere di pagare il mutuo se voglio fare azione alla banca?

Debbo smettere di pagare il mutuo se voglio fare azione alla banca ?
Se ho trovato delle illiceità nel contratto di mutuo che ho stipulato con la banca debbo smettere di pagare?

Spesso una domanda che mi viene fatta è: debbo smettere di pagare il mutuo nel caso in cui vengano riscontrate delle illiceità commesse dalla banca?
Facciamo l’esempio di un soggetto che, a seguito di perizia econometrica, abbia riscontrato che i costi del mutuo da lui contratto superano i tassi soglia di usura.
In questo caso Tizio potrà richiedere indietro alla banca tutti gli interessi corrisposti dal momento della stipula del contratto sino all’ultima rata pagata oltre alla decurtazione degli interessi sulla somma restante: in pratica quello che Tizio dovrà pagare per il mutuo, in questo caso, sarà il capitale senza interessi.
Frequente sarà il caso in cui Tizio da debitore nei confronti della banca si trovi, ora, proprio una volta riscontrata l’usura, creditore.
In questo caso istintivamente Tizio smetterà di pagare il mutuo commettendo però un errore.


Smettere di pagare il muto vuol dire correre il rischio di trovarci poi in una situazione difficile in seguito se non disastrosa e pieni di debiti.


Devi prima di tutto tenere ben a mente che le cause nel nostro Paese durano anni e che una causa contro una banca è una azione contro un potere forte e non devi mai dare nulla per scontato.
Non devi pertanto metterti in una situazione di debolezza nei confronti dell’Istituto Bancario nè tantomeno devi presentarti al giudice come colui che non ha pagato le rate del mutuo in quanto, viste le molte cause che vengono fatte contro le banche, l’immagine che darai di te sarò dell’ennesima persona che pur di non pagare accampa scuse ed intenta azioni giudiziarie pretestuose per giustificare il suo inadempimento.

Quando Ti presenti dinanzi al giudice con il marchio di quello che non paga in qualsiasi causa sia bancaria come, ad esempio, in uno sfratto in cui ti vuoi opporre, hai già imboccato una strada che quasi certamente ti porterà a soccombere.
Nel nostro ordinamento, sappi, che un giudice può interpretare i fatti e le norme da applicarsi : se si farà una idea negativa riuscirà a trovare elementi in causa che confermano la sua tesi, dandoti appunto torto.

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In una causa bancaria puoi passare dalla ragione al torto a seconda di come vengono fatti i calcoli matematico finanziari per accertare il superamento del tasso soglia.

Solo nel caso in cui la perizia avesse riscontrato un tasso di usura applicando alla lettera i calcoli così come previsti nel regolamento della Banca d’Italia potremmo avere un margine di riuscita della causa molto ma, comunque, mai certo.

Questo perché molti tribunali, purtroppo, sono a favore delle banche e capita che, ingiustamente, non nomino nemmeno un CTU per far fare i dovuti calcoli togliendo al correntista la possibilità di accertamento delle illiceità bancarie.
Quindi se tu smetterai di pagare le rate mensili del mutuo, certo di una riuscita della causa, nel caso che qualcosa vada storto ti ritroverai a dover rientrare di tutta la somma ancora dovuta all’istituto bancario che probabilmente non riuscirai a versare e quindi rischierai di vedere la tua casa pignorata e messa all’asta.
Se credi di fare una azione di forza non continuando a pagare il mutuo o il finanziamento sappi che questo comportamento ti potrebbe mettere in ginocchio.

TI FACCIO UN ESEMPIO TRATTO DALLA MIA ESPERIENZA PERSONALE

Un mio cliente si presentò allo mio Studio che aveva la casa all’asta in quanto aveva smesso di pagare il mutuo poichè aveva riscontrato tassi usurai nel contratto.
Si era rivolto, inizialmente, ad una società che garantiva servizi ed azioni contro le banche la quale gli aveva consigliato di smettere immediatamente di pagare.
La banca gli aveva richiesto subito il rientro e messo la casa all’asta e l’azione giudiziaria che aveva intrapreso era andata per il peggio in quanto il giudice non aveva disposto nemmeno la CTU.
In pratica aveva perso la casa, la causa in tribunale e molti soldi che gli erano stati richiesti dalla società a cui si era affidato.
Venne da me con la sentenza di primo grado e quando vi era già fissata la data della seconda asta.
Purtroppo non avendo denaro sufficiente per fare una proposta transattiva la casa non potè riprendersela e proposi in suo conto appello avverso la sentenza di primo grado ottenendo, poi, ragione visto che la banca venne condannata a restituire 95.000 euro di interessi.
Se questo mio assistito avesse continuato a pagare le rate di mutuo ora si ritroverebbe con 95.000 euro a festeggiare dentro la sua casa cosa che non ha potuto, purtroppo fare, a causa di un consiglio errato che gli era stato dato.

QUALE INSEGNAMENTO NE TRAIAMO?

Se continuerai a pagare le tue rate di mutuo o di finanziamento e poi proporrai causa alla banca non ti troverai MAI in difficoltà ed inoltre in caso di vincita sarai certo di vederti pagate le somme dovute.
Ovviamente sto parlando del caso del correntista che volontariamente decida di non pagare e non della persona che non può pagare perché si è trovato in difficoltà economica.

E SE NON PUOI PAGARE LE RATE?


In questo caso la strategia da usare sarò solo una: quella di utilizzare tutte le armi che il nostro ordinamento ci offre e quindi proporre azioni giudiziarie in sede civile e penale nel caso di usura , opporsi all’eventuale fase esecutiva ed eventualmente fare istanza al prefetto di sospensione dell’esecuzione.

SE VUOI AFFIDARMI LA TUA PRATICA SCRIVIMI A:

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