L’assegno di mantenimento può essere revocato o quantomeno modificato?
Nella sentenza di separazione il Giudice ha stabilito un assegno di mantenimento che però non riesci più a pagare regolarmente.
Il lavoro è diminuito e gli incassi di una volta sono ormai solo un ricordo.
Ti stai domando se puoi fare qualcosa per uscire da questa situazione e se tu potessi versare una somma minore sarebbe già un piccolo passo per riuscire a vivere più dignitosamente.
Se pensi di risolvere tutto semplicemente non pagando perché non riesci stai sbagliando perché hai bisogno di un provvedimento del Tribunale che ti autorizzi.
Mi sono trovato ad assistere padri che avevano smesso di pagare il mantenimento per anni e poi si sono visti arrivare precetti da migliaia di euro: in questi casi l’unica soluzione è trovare una transazione con una somma a stralcio sempre che tu possa pagarla e che l’altra parte accetti.
Ma può andarti molto peggio se smetti di pagare perché il non pagando il mantenimento commetti un reato e potrai essere processato.
Se vuoi capire come può agire la parte che beneficia dell’assegno di mantenimento nel caso in cui tu smetta di pagare di invito a guardare il video sotto.
Devi sapere che l’assegno di mantenimento, una volta ottenuto, non è immodificabile o irrevocabile.
Infatti, a determinate condizioni, può esserne modificato l’importo (in aumento o diminuzione) o revocato.
Quando l’assegno di mantenimento può essere revocato?
Eccetto il caso, difficilmente frequente, in cui la revoca avvenga su accordo dei coniugi, si dovrà procedere con la procedura giudiziale in cui, presupposto, sarà la presenza di fatti nuovi e sopravvenuti rispetto alla sentenza che ha attribuito l’assegno di mantenimento.
Di solito questi fatti nuovi consistono in miglioramenti della situazione economica della ex moglie e/o in peggioramenti della situazione economica dell’ex marito.
Tra i casi più classici di situazioni migliorativi troviamo quello di un aumento di stipendio del coniuge onerato oppure l’assunzione a tempo indeterminato del coniuge beneficiario.
Tra le situazioni peggiorative ricordiamo, invece, il caso in cui il coniuge obbligato e/o il coniuge beneficiario abbia perduto il posto di lavoro, situazione che si è spessissimo venuta a verificarsi in quest’ultimo anno a causa del COVID19.
A quel punto, verificatasi la situazione migliorativa e/o peggiorativa bisognerà procedere giudizialmente per ottenere la modifica e/o la revoca dell’assegno.
Ti faccio presente che per richiedere la modifica/revoca dell’assegno di mantenimento potrai procedere con una azione autonoma specifica oppure, nel caso tu non abbia ancora divorziato, puoi direttamente far valere i tuoi diritti in quella sede.
Modifica/Revoca dell’assegno di mantenimento: il presupposto principale.
Sembra scontato ma è bene sottolineare come un procedimento di modifica presuppone una sentenza di separazione passata in giudicato.
Poiché nelle separazioni giudiziali i tempi processuali potrebbero allargarsi non si può chiedere alcuna modifica se non si è giunti ad una sentenza definitiva in quanto, in corso di procedimento, si potrà in quella sede far presente al giudice la situazione mutata.
Il successo o meno del procedimento di modifica sta nella prova delle nuove circostanze sopravvenute che giustificano la richiesta.
E’ capitato di dover chiedere al giudice di disporre indagini tramite la polizia tributaria, ad esempio per lavori a nero ma è sempre doveroso portare in giudizio elementi concreti da sottoporre all’attenzione del giudice.
Ricorda che la prova è ciò che determinerà il successo o meno della azione e quindi l’accoglimento della richiesta.
Se non hai prove da portare in giudizio dovrai procurartele anche tramite un investigatore privato e solo dopo procedere perché se speri che il giudice soddisfi le tue richieste solo senza prove, sperando magari nelle indagini tributarie, ti stai sbagliando: in questo caso non otterrai la revoca dell’assegno.
Ad esempio, personalmente, quando una persona viene al mio studio chiedendomi la possibilità di revoca e/o modifica dell’assegno di mantenimento, faccio sempre una accurata indagine sul beneficiario tramite banche date, tenore di vita, social network, indagini investigative ecc. qualora si sostenga un miglioramento di condizioni economiche del beneficiario.
Diversamente se siamo nel caso in cui le proprie condizioni economiche sono peggiorate anche in questo caso si procederà a reperire tutta la documentazione necessaria a dare una prova certa al giudice.
Altro caso è la revoca dell’assegno di mantenimento nel caso del figlio non autosufficiente e se sei interessato all’argomento ti invito a leggere questo mio articolo sul tema:
revoca dell’assegno di mantenimento al figlio non autosufficiente
Dopo essere riuscito a raccogliere le prove ha proposto ricorso in Tribunale ed il procedimento non è stato facile anche perchè la tua ex si è difesa in tutti i modi pur di non rinunciare a quella somma. Sei riuscito a vincere la causa ed il Giudice ti ha dato ragione. A questo punto ti starai chiedendo da quando decorre la revoca dell’assegno di mantenimento. Ti invito, pertanto, se hai questo dubbio a leggere quest’altro mio articolo per rispondere alla tua domanda: da quando decorre l’assegno di mantenimento?
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e sarò lieto di ascoltarti e difenderti nel migliore dei modi.