Iscriversi ad un sito di incontri è tradimento?
Con il diffondersi del web gli incontri tramite siti dedicati sono entrati nella normalità.
Ecco che dentro le mura domestiche ci si può iscrivere a questi siti, chattare e poi eventualmente incontrarsi.
Ma se siamo sposati, iscriversi a questi siti costituisce tradimento?
Prima di tutto non bisogna generalizzare in quanto non è detto che essere iscritto ad un sito di incontri voglia dire necessariamente voler tradire.
Certo vi sono siti che non lasciano dubbi in merito alla volontà di chi si iscrive ma non tutti sono così. Se si scopre che il proprio coniuge si è iscritto ad un sito di incontri ciò può essere motivo di addebito per tradimento.
Come ogni tradimento, però, anche quello virtuale per essere addebitato al coniuge come motivo della separazione deve essere stato il motivo di rottura della relazione sentimentale.
In pratica quello che voglio dire è che se la coppia era in sintonia ed andava bene (cosa che tra l’altro cozzerebbe con il fatto di essersi iscritti ad un sito di incontri) e il legame si è rotto proprio a causa della scoperta della iscrizione del coniuge a tale sito, allora vi può essere addebito.
Ma se la coppia era già fortemente in crisi e l’iscrizione al sito di incontri è avvenuta dopo, ciò non potrà essere indicato come motivo di addebito in quanto, nella realtà dei fatti, la crisi della coppia è avvenuta per altri motivi e l’iscrizione è stata solo una conseguenza.
La relazione intrecciata da uno dei coniugi sul web non è un elemento sufficiente per addebitare a questi la fine del matrimonio, qualora manchi la prova che la storia virtuale sia stata la causa del fallimento del matrimonio.
Quindi scoprire che il coniuge si è iscritto ad un sito di incontri può essere causa di addebito ma ciò non è automatico.
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