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Quando i nonni non hanno il diritto di vista nei confronti del nipote?

Non sempre il diritto di visita dei nonni nei confronti del nipote deve essere garantito e questo è un errore in cui spesso incorrono le persone che si rivolgono al Tribunale.

Infatti si tende a credere che la norma che disciplina il diritto di visita dei nonni sia una norma in qualche modo imperativa nel senso che nessuno si possa opporre alla stessa perché “ così è scritto e così deve essere” quando in realtà si tralascia il fatto che la stessa è stata dettata sempre e SOLO nell’interesse del minore.

Qualora la frequentazione del nipote con i nonni non sia in linea con l’interesse del minore, con il suo crescere sereno ed in pratica gli sia nocivo, i nonni non avranno alcun diritto di visita ma anzi gli sarà impedito di frequentare il minore.

Bisogna prima di tutto sganciarsi dall’idea del nonno buono che spesso siamo indotti a credere per le nostre rimembranze fiabesche perché, a volte, vi sono persone che usano i nipoti per sfogare rancori propri con il genero e/o peggio con i figli/figlie.

Sul tema vi erano già state decisioni che negavano il diritto di vista dei nonni come ad esempio la sentenza del 2016 emessa dal Tribunale dei Minorenni di Venezia

Una recente sentenza del Tribunale dei Minorenni conferma questa tesi dando ragione ai genitori di un minore che mi sono trovato ad assistere.

Nel corso del procedimento era emerso, dalla relazione del servizio sociale, che i genitori del minore erano persone che avevano sempre cercato di creare per il figlio uno spazio famigliare sereno e tranquillo, essendo presenti e fin troppo attenti alle necessità del minore e sempre pronti ad accogliere gli eventuali segnali di disagio. Per quanto riguarda gli incontri tra il minore e i nonni, i genitori li avevano sempre ritenuti deleteri per il bambino a causa della personalità degli stessi e della loro tendenza ad ingerirsi nella loro vita famigliare con continui litigi e tensioni. Se i nonni prendevano una decisione che non era conforme a quella dei genitori ciò era motivo di ingiurie anche dinanzi al bambino non accettando, gli anziani, rifiuti né tantomeno riconoscendo l’autorità dei genitori.

La madre del minore aveva più volte rappresentato all’assistente sociale di essere stata più volte screditata nelle sue funzioni genitoriali anche di fronte al bambino lamentando un atteggiamento dei nonni a dir poco intrusivo nel menage famigliare.

Quello che è emerso nel corso del procedimento e che ha portato alla sentenza di diniego del diritto di visita è stato che i nonni hanno sempre nutrito un forte risentimento nei confronti della figlia.

L’art. 317 bis c.c. intestato “rapporti con gli ascendenti” non attribuisce ai nonni un diritto assoluto bensì un diritto a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni che trova un limite fisiologico nell’interesse del minore ad una crescita serena ed equilibrata. E’ indubbio che sarebbe sempre importante, per il bene del minore, poter godere di un sereno rapporto con tutti i suoi parenti ma se la conflittualità tra genitori del ragazzo e nonni mina la serenità del rapporti, non si può non tenere in considerazione gli interessi del minore proprio in quanto il diritto di visita dei nonni deve essere funzionale a questo.

Nel corso del procedimento preso ad esempio emergeva chiaramente che l’imposizione di incontri con i nonni materni, sia pure con le opportune cautele, avrebbe comunque minato la serenità del minore tanto che questi era persino spaventato dall’idea di incontrare i nonni. Pertanto il Tribunale dei Minorenni di Firenze decideva impedendo il diritto di vista dei nonni nell’interesse di una crescita serena del minore.

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90 commenti su “Quando i nonni non hanno il diritto di vista nei confronti del nipote?”

  1. Salve,
    Ho visto che voi siete specializzati nella tutela dei minori.
    Mi rivolgo a voi per sapere come e’ meglio muoversi per dei nonni e della zia che non possono vedere la nipote. Mio fratello e la compagblna hanno una bimba di pochi mesi e anche se non vanno d accordo si vedono per il bene della piccola. Io (zia) e i miei (nonni) non la possiamo vedere in quanto lei ce lo impedisce e mio fratello non si impone.
    Premetto che non abbiamo fatto nulla per meritarci questo, ma siwmo vittime dell odio infondato che la compagna di mio fratello prova nei nostri confronti e verso mio fratello.
    Come ci possiamo muovere e chiedere anche danni morali?

    Rispondi
    • Capiamo la sua situazione avendo seguito diversi casi simili facendo presente che la legge pone tutela per i nonni e non specificatamente per la zia che non ha una autonoma tutela. Questi casi vanno ben ponderati e debbono essere oggetto di un ricorso ben specifico ed argomentato presso il Tribunale dei Minorenni. La invitiamo a contattare lo Studio allo 058448859 rendendoci disponibili ad assisterla per risolvere la sua questione per fissare un appuntamento con l’Avv. Bartolini.

    • Buona sera avvocato ,le scrivo in merito a una questione molto delicata ; allora io ho una suocera alcolista ,depressa e bipolare e ha tentato di togliersi la vita un po di tempo fa ,io e mia moglie abbiamo provato a farla andare al Sert ma non è servito a tanto ,anzi ha peggiorato la cosa beve grappa tutti i giorni ,vive in condizioni pessime e la cosa che a me e mia moglie non va bene che lei voglia vedere e stare con i nostri bambini di 4 anni e l’altro di 3 mesi ..lei una volta a settimana ci minaccia con il dire che viene con i carabinieri se non le facciamo vedere i bambini ; premetto che l’abbiamo aiutata più di una volta con questo problema è l’abbiamo perdonata svariate volte ..ma adesso non vogliamo più avere a che fare con questa persona come dobbiamo muoverci?grazie

    • Buonasera Paolo. Semplicemente dovete togliervela dalla vostra vita. Questa persona non ha alcun diritto a vedere i vostri figli e voi non avete alcun obbligo. L’unica cosa che questa persona potrebbe fare è rivolgersi al tribunale dei minorenni chiedendo il diritto di visita dei nonni ma con quello che mi racconta, con una buona difesa, voi otterreste ragione e sua suocera non avrebbe alcuna possibilità di scamparla. Per quanto riguarda i carabinieri lei attualmente non può chiamare nessuno in quanto non vi è alcun provvedimento del tribunale che la autorizza a vedere i nipoti e quindi potete stare tranquilli. Quindi potete e dovete per il bene dei vostri figli evitare materialmente che la nonna possa frequentarli. In pratica dovete solo impedirlo e non dovrete far altro giudizialmente. Se la nonna si muoverà allora ci risentiremo ed appronteremo una difesa vincente in tribunale

  2. Salve,innanzitutto mi scuso per il disturbo. Io vivo una situazione in cui i miei suoceri si sentono padroni di gestire ed educare le mie figlie e spesso,se non sempre, mentre io, per esempio vieto a mia figlia di toccare in gatto perché allergica, la nonna glie lo fa accarezzare. In poche parole si comportano come se io non fossi li e mia figlia di 4 anni fa quello che le dice la nonna e non la mamma e si giustifica dicendo che la nonna le ha detto così o che il nonno fa cosi. Mio marito che è ben a conoscenza della cosa si limita a dirmi di non ascoltarli e che le bambine devono fare ciò che voglio io. Ma lui è al lavoro 10 ore al giorno e i miei suoceri davanti a mio marito poche volte si comportano male nei miei confronti.
    Premetto che abitiamo nello stesso stabile uno sotto e uno sopra e che purtroppo le mie condizioni economiche non mi permettono di trovarmi un’altra casa perché mio marito è un operaio. Noi ci amiamo discutiamo solo per colpa del comportamento dei suoi. E ha già minacciato due volte di divorziare.
    Io non lavoro e non voglio che le mie figlie vengano assegnate a lui e di conseguenza a persone che mi odiano. E sopratutto non voglio divorziare per colpa dei suoceri e del loro comportamento

    Rispondi
    • Carissima sig.ra Katiuscia un caso simile mi è già capitato con la differenza però che i coniugi erano d’accordo nell’andare contro i nonni. Lei ha sottolineato che tra lei e suo marito c’è amore e quindi il consiglio è quello ovviamente di non distruggere questo rapporto e la famiglia a causa dei suoceri anche se spesso proprio il condizionamento di costoro è causa di separazione.
      La bimba ha soli 4 anni e quindi può recuperare ampiamente un ruolo autoritario rispetto ai nonni. Non conosco bene le dinamiche familiari ma la prima cosa che mi verrebbe da dire è di cercare di limitare la frequenza della minore con i nonni anche se comunque questi hanno diritto di vederla ed, in caso contrario, potrebbe persino ricorrere in tribunale.
      Se deciderete di separarvi consideri però che il fatto che lei non lavora non è certo motivo per “assegnare” le figlie al padre. Chiariamo qualche concetto.
      Non si parla più, prima di tutto, di assegnazione ma di collocamento in quanto con l’affido condiviso i figli vengono affidati, salvo qualche raro caso, ad entrambi i genitori. Questo vuol dire semplicemente che le decisioni riguardo ai figli vanno prese in comune accordo anche se separati. Il figlio deve avere una residenza, una collocazione stabile (anche se vi era un disegno di legge Pillon che voleva modificare tale concetto) e al 90% ciò avviene presso la madre la quale sarà, pertanto, assegnataria della casa.
      Il diritto di assegnazione della casa familiare è volto a tutelare il minore e far sì che questi continui a crescere nella abitazione dove ha abitato.
      Quindi nel suo caso vi sarebbero buone possibilità per ottenere l’assegnazione della casa familiare ed il collocamento delle bimbe presso i lei e suo marito dovrebbe, ovviamente, contribuire al mantenimento delle stesse come minimo con una somma pari a 500 euro (cifra meramente indicativa e da valutare nel caso concreto).
      Certamente la situazione non migliorerebbe in quanto sia lei che suo marito vi trovereste in ristrettezze economiche rispetto ad ora e lei dovrebbe continuare a vivere sopra i suoceri.
      Potrebbe impedire alle figlie di vedere i nonni e nel caso che le dicevo mi è capitato di difendere i genitori – vincendo la causa – proprio dall’azione giudiziaria dei nonni che ricorrevano in tribunale per vedere il nipote.
      Una ulteriore precisazione. Prima del divorzio dovreste separarvi e solo dopo trascorsi 6 mesi potete divorziare.
      Spero per lei che questa situazione riusciate ad evitarla magari limitando la frequentazione delle nipoti con i nonni ed essendo un pò più rigida con le figlie qualora disobbediscano ad un suo volere nonostante abbiano avuto il benestare dei nonni.
      Se così non fosse sappia che potrà appoggiarsi al mio studio per avere la opportuna assistenza del caso scrivendomi inizialmente a [email protected] ( patrocinio cause in tutta Italia e qualora non fosse di zona non vi è alcun problema ad assisterla)
      Le auguro intanto buon ferragosto e che tutto si risolva senza l’intervento di noi avvocati.

    • Buongiorno, scusi il disturbo, le scrivo brevemente la mia situazione. Ho una figlia di 4 anni, il primo anno di vita vivevo con il padre che poi per sua decisione ha deciso di non vedere più la bambina e farsi un’altra vita, i nonni si sono presi la responsabilità del padre vedendola due volte a settimana per qualche ora, con loro ho un bel rapporto e non gli ho mai impedito di vedere la bambina. Dopo che mi sono lasciata con il mio compagno ho vissuto con mia madre per 2 anni siccome i miei orari di lavoro erano difficili da gestire con l’orario dell’asilo , finché 6 mesi fa ho deciso di andare a vivevere da sola e organizzarmi da sola con una baby sitter dato che mia madre cioè la nonna della bambina non mi prendeva in considerazione, considerando che dato che lei portava la bambina all’asilo si sentiva più madre di me. Attualmente che sono in ferie la vede una volta a settimana e dorme da lei finché il giorno dopo vado a prenderla e torna a casa con me. Ora che sono finite le ferie le ho detto che vedrà la bambina una volta a settimana ma non glie la lascerò più a dormire siccome inizierà anche l’asilo, bensì glie la porterò alle 13 e andrò a riprenderla alle 18. Dopo che le ho detto questo mi ha detto che provvederà ad andare da un’avvocato perché siccome io ho vissuto con lei e a parere suo portandola all’asilo è stata cresciuta da lei e ha più diritti di vederla lei. In pratica vorrebbe chiedere di tenerla più ore e anche a dormire per portarla all’asilo, può farlo? Lavorando vedo già mia figlia solo la sera e considerando che già due volte a settimana la vedono gli altri nonni e una lei rischierei io di non vedere più mia figlia. Il tribunale potrebbe decidere di fargliela vedere più volte a settimana?

    • A mio avviso può farlo ma le possibilità di riuscita sono incerte . Infatti i nonni hanno un diritto di visita che è a tutela del minore ritenendosi che frequentare i nonni sia di aiuto alla crescita psico-fisica dello stesso. Ovviamente non sempre è così. Nel suo caso lei fa vedere regolarmente la bimba alla nonna e non le impedisce affatto di vederla. Tra l’altro bisogna tenere in considerazione anche le esigenze della bimba e quelle familiari. Il Tribunale potrebbe comunque arrivare al massimo a concedere due giorni a settimana con gli orari attuali ma solo indicativamente. Qualora comunque la nonna volesse procedere e lei avesse bisogno di assistenza non si periti a scriverci : saremmo lieti di assisterla

    • Salve
      Mi chiamo Flavia Milian
      Sono medico pensionata per Cuba,però ho la cittadinanza italiana.In mezzo di questa situazione sanitaria e sendo a Cuba.Il mio avvocato ha deciso per me.E hanno concluso una sentenza giudiziale sfavorevole a me.Io non ho lavorato mai in Italia.
      Non mi hanno lasciato presentare le prove mediche che doveva farmi in Italia.
      Mi hanno messo che sono sufficienti economicamente non sendo vero.
      Mi hanno comunicato la sentenza un mese dopo
      La bimba sempre e stata con me da che e nata
      Il padre sempre e stato affettivamente attaccato
      Inoltre nel passato mia suocera ha tentato ammazzare i suoi figli ciò e al mio marito e sua sorella
      Il mio avvocato dice che il suo lavoro e concluso e non vuole impugnare la causa.
      E c’è di mezzo la situazione sanitaria che per il momento non posso uscire di Cuba .
      Inoltre ho paura che quando arrive in Italia deva permettere di lasciare mia bimba di 10 anni da sola con questa famiglia.Perche hanno messo affido condiviso.
      Come se investiga questo? So che nel passato servizi sociali hanno tolto i bambini alla mia suocera
      Mia suocera non chiama non vuole sapere della bimba
      Il padre e vero che sempre ha inviato il mantenimento però affettivamente le grida e non la chiama .E davanti a noi a detto che non ci vuole in Italia
      Che devo fare
      Le ringrazio qualche informazione al riguardo
      Cordiali saluti
      Flavia Milian

    • Quando vi è un procedimento in corso non è possibile dare una consulenza sia sotto il profilo deontologico sia in quanto vanno studiate tutte le carte processuali. Diversamente qualsiasi consulenza non risulterebbe oggettiva. Se vuole, previa revoca del mandato al suo precedente legale, la invitiamo a contattare lo studio e prendere un appuntamento e/o inviarci la documentazione di tutta la causa.
      La ringraziamo per averci contattato

  3. Buongiorno, le scrivo la mia situazione ho 20 anni e sono fidanzata da 6 anni con un ragazzo di 23 anni ma questo fidanzamento non è mai stato ben visto agli occhi della madre tanto da denigrarmi ogni volta dicendo che ero una terrona non facendomi sentire all’altezza del figlio, la storia si complica proprio quando il figlio mi difendeva spiegandogli che lui voleva stare con me e che mi amava da questo momento lei ha iniziato a riprendersela anche con lui cacciandolo più volte anche quando era minorenne fuori casa e buttandogli i vestiti fuori da una finestra provocando in lui una come perdita di dignità, lui in queste situazioni andava a vivere dal padre visto che i genitori si erano separati ma anche qui viene letteralmente cacciato fuori dal momento in cui i proprietari della casa apparentati con la madre e dandogli ascolto gli fanno capire che lui non è il benvenuto.. 1 anno fa tra me e questo ragazzo nasce uno splendido bambino che amiamo profondamente ma il suo odio non si ferma tanto da venire all’ospedale facendo credere di essere in pace per poi farmi sentire non adeguata ad essere madre come il mio compagno ad essere padre creando delle tensioni per fortuna anche qui è stata cacciata via dalla dottoressa vedendo nel mio viso malessere e non forze per poterla rispondere poi si scagliò anche contro lo stesso figlio riempiendogli la testa che io ero una poco di buono e lui stupido da capire che il bambino non era suo e che doveva tagliare nella notte una sua ciocca di capelli per fare il test del dna… il mio compagno non ha mai dubitato ma purtoppo con le varie oppressioni che la madre gli recava dicendogli che non valeva niente, che non era idoneo lo demoralizzava.. decise così il mio compagno di non farglielo più vedere dov’è queste visite recavano danno a noi genitori per le continue cattiverie e di conseguenza al bambino che sentiva la tensione del genitore.. lei ad oggi che il bambino a 15 mesi chiede di poterlo vedere sennò si recherà al tribunale ma io ritengo che le sue visite non siamo positive per mio figlio perchè mio figlio vive una famiglia serena e purtroppo questo clima non è tale con la sua presenza anche di fronte al bambino cosa posso fare per impedirglielo?

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    • Lei non può impedire alla nonna di ricorrere in Tribunale ma può opporsi fermamente al ricorso dimostrando la nocività che la nonna arreca alla Vs. famiglia. Per esperienza, avendone fatte diverse di queste cause molte riuscite positivamente, le faccio presente che dovrà premunirsi di prove per combattere questa situazione. Ogni volta che vi sarà una minaccia, ad esempio, si dovrà denunciare la nonna al fine di avere una pezza di appoggio per un futuro ricorso. Nel caso di ingiuria si dovrà ugualmente ricorrere. In pratica bisognerà, come nella fiaba di Pollicino, seminare piccoli sassi che poi porteranno alla strada della vittoria nel ricorso al Tribunale dei Minorenni. In ogni azione che farà dovrà essere esplicitato che questi atteggiamenti danneggiano il bimbo che assiste, come credo di capire, a queste scene, purtroppo. Sul lato pratico, invece, al momento semplicemente non farà vedere il nipote alla nonna e quindi può di fatto impedire le visite. Inoltre le consiglio anche di registrare queste conversazioni “accese” con la nonna, ulteriore prova per il futuro.
      Il percorso da fare è complesso e va strutturato per tempo. Quindi il consiglio è quello di farsi seguire sin da ora per i motivi anzidetti. Qualora voglia contattarci per affidarci la pratica ci scriva a [email protected]. Saremmo lieti di risponderle e valutare se possiamo prendere il caso in considerazione ( in particolar modo ciò dipende dal foro di competenza).

  4. Salve i miei suoceri mi hanno mandato una lettera diffamandomi dicendo che sono mesi che io ostaggio il rapporto con loro quando invece sono bugie e io ne ho le prove sono prepotenti ci minacciano ..mi offendono ..incominciano ad urlare davanti alle mie figlie quasi mettendogli le mani addosso a mio marito che sarebbe il figlio davanti alle sue figlie. Mi hanno sempre umiliata e offesa mi hanno sempre fatto sentire come se io fossi una melma quando io invece ho sempre cercato di chiarire nonostante le tante offese. Ultimamente dopo due anni che non si e mai interessata di mia figlia poi ha tentato il suicidio io mi sono dispiaciuta e ho detto a mio marito che era ora di chiamare sua mamma e io li ho fatti chiarire mettendo per la 30esima volta una pietra sopra e lei che fa dopo 5 mesi mi manda questa carta ? Come posso muovermi? Hanno diritto di vedere le mie figlie se sono un cattivo esempio siccome hanno uno stile di vita prepotente intermittente e aggressivo con noi ?! E premetto che mio marito non ha vissuto un infanzia felice con loro sempre picchiato dal padre e ha sempre visto che il padre picchiava la mamma . È stato in galera quando lui era piccolo e io purtroppo sono venuta a conoscenza di tutto questo e altro ancora solo adesso

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    • Ritengo che non vi siano i presupposti da quanto mi riferisce perchè possa esercitarsi il diritto di visita dei nonni. Poi bisogna ovviamente valutare se le vs figlie vogliono vederli perchè il diritto è nel loro interesse ma credo di aver compreso che ciò sia da escludersi categoricamente

  5. Le mie figlie hanno una 4 anni e l’altra un anno e per due anni non li hanno mai visti ho i video di quando li ha incontrati non sapeva chi fossero ora li chiama nonni perché glie lo ribadevo io tanto e vero che gli zii che sarebbero figli dei miei suoceri neanche li riconosce mia figlia. Ovvio mia figlia è affettuosa con tutti se glie la nomini ora ti dice anche si andiamo ma lei di sua spontanea volontà non li cerca come non li ha mai cercati negli anni .Ripeto no anche prove che sono fatti loro di una brutta sostanza siccome anche l’ex genero li aveva diffidati la ringrazio della risposta mi ha un po tranquillizzata

    Rispondi
  6. Le mie figlie hanno una 4 anni e l’altra un anno e per due anni non li hanno mai visti ho i video di quando li ha incontrati non sapeva chi fossero ora li chiama nonni perché glie lo ribadevo io tanto e vero che gli zii che sarebbero figli dei miei suoceri neanche li riconosce mia figlia. Ovvio mia figlia è affettuosa con tutti se glie la nomini ora ti dice anche si andiamo ma lei di sua spontanea volontà non li cerca come non li ha mai cercati negli anni .Ripeto no anche prove che sono fatti loro di una brutta sostanza siccome anche l’ex genero li aveva diffidati la ringrazio della risposta mi ha un po tranquillizzata

    Rispondi
  7. Buongiorno e mi scuso per il disturbo, sono il papà separato di una ragazza di 14 anni con il art.104 ed un ragazzo di 12. Recentemente e per l’ennesima volta c’è stata una grave intromissione dei miei genitori circa una mia importante ripresa verbale nei confronti di mia figlia la quale, data anche l’età adolescenziale, è sia ribelle che aggressiva (l’aggressività spesso si scatena con lancio diretto di oggetti anche solo ponendo domande del tipo “perché non hai preparato la cartella?” e l’ultima volta la sua mamma è stata colpita alla testa da una spazzola…). Mia madre e mio padre si sono scagliati contro di me sia verbalmente che fisicamente (mia madre mi ha colpito ripetutamente in viso con una ciabatta) e vedendo che non cedevo riguardo alla mia posizione di padre hanno perfino chiamato i Carabinieri e anche la mia compagna. Da allora volontariamente non ho più contatti con i miei genitori ma al tempo stesso non nego loro il diritto di vedere i nipoti. Puntualmente quando i ragazzi sono con me, i miei genitori chiamano mia figlia sul telefonino e cercano di raggirarla con delle scuse pur di passare del tempo con i ragazzi. Però oggi (27/10/2019) c’è stato un attacco diretto anche alla mia compagna da parte di mio padre, intimandole di far vedere loro i ragazzi indipendentemente dai compiti scolastici da svolgere, altrimenti se li sarebbe andati a prendere.
    A questo punto vorrei sapere se e come posso bloccare queste intromissioni quando i ragazzi sono con me.
    Vorrei fare due piccole premesse: 1) con la mia ex moglie ho l’affido condiviso e ho la possibilità di vedere i miei figli nei giorni dispari lunedì-mercoledì-venerdì e un fine settimana a testa. Nel corso di questa turnazione settimanale i miei genitori vedono i ragazzi sia il lunedì che il venerdì, mentre io il mercoledì ed il fine settimana (se è il mio turno) a causa del mio lavoro di commesso in un negozio. 2) spesso sia io che la mia ex moglie siamo considerati come “genitori di M” quindi incapaci di badare ai nostri figli, nonostante tutti gli sforzi che negli anni abbiamo fatto e che tutt’oggi continuiamo a fare per permettere ai nostri figli di poter crescere sereni e nel miglior modo possibile, e con le terapie necessarie che un art.104 richiede.
    La ringrazio fin d’ora per l’eventuale risposta, e mi scuso per l’eventuale disturbo.
    Grazie
    Omar

    Rispondi
    • Carissimo Omar la sua situazione è particolarmente complessa e per farla cessare deve mettere in atto comportamenti di forza quali denunciare i suoi genitori per quanto occorso ed impedire materialmente la visita dei suoi figli. Infatti bisogna premettere che il diritto di visita dei nonni è stabilito nell’interesse esclusivo dei nipoti in quanto spesso la figura dei nonni è un punto di riferimento per la crescita del minore . Non sempre, come mi pare di capire nel suo caso, è così. Quindi dovrà premunirsi di tutte quelle prove che poi le potranno servire in giudizio per dimostrare la negatività della presenza dei nonni. Tali prove sono appunti di solito formate da denunce e da una relazione psicologica. Lei dovrà poi allontanarsi dai suoi genitori ed impedire le visite ( però ripeto che ciò deve essere una scelta volta nei confronti dei nipoti). I giorni in cui lavora si dovrà organizzare in maniera diversa per la custodia dei minori . Inoltre so che sarà doloroso farlo ma una denuncia è il primo passo per risolvere questa situazione. Quando invece i ragazzi sono con lei dovrà evitare il contatto con i nonni perchè ovviamente non vi è una azione giudiziaria da proporre perchè di fatto non si possono impedire le intromissioni ma se tali comportamenti costituiscono reati ( mi riferisco alle lesioni anche a lei provocate sul volto) allora si possono perseguire. Rimango , pertanto, a sua disposizione e qualora volesse procedere potremmo anche discuterne con più calma in studio al fine di comprendere meglio la situazione reale. Se del caso le invio la mia email per contatto info@bartolinistudiolegale. Con

  8. Salve, vivo in una situazione di disagio a causa dei genitori del mio compagno. Per cercare di farvi capire un po’ la situazione comincero’ dall inizio..io ho conosciuto il mio compagno 6 anni fa, poco dopo abbiamo avuto un bellissimo bambino..sin dal primo giorno che i suoceri hanno saputo della mia gravidanza il padre del mio compagno voleva assolutamente farmi abortire in quanto nn era d accordo su questa nascita. Da quel momento c e sempre stato qualche battibecco con i suoi genitori, ma cercavo sempre di sorvolare. Quando poi e’ nato mio figlio, i suoceri hanno acquistato l appartamento sotto il loro decidendo cosi loro per noi di lasciarci quello sopra e loro trasferirsi sotto ( gia’ qui dovevo capire che il loro non era un atto di bonta’ ma un modo x tenermi legata ). Da quel momento fino a due anni fa ho vissuto un incubo.. con mio marito si cominciarono a crerare sempre piu discussioni,e lui venendo continuamente isticato dai suoi ha cominciato ad alzarmi le mani.. mi maltrattava e mi insultava davanti il bambino. Dopo un po divento’ routine, cosi arrivata a un certo punto cercavo aiuto nei suoceri (che stavano sotto casa e sentivano ogni cosa) quando il mio compagno mi alzava mani. La risposta? I suoceri mi buttavano fuori con il bambino piccolo a qualsiasi ora (anche la notte) e con le buste dei vestiti. Spesso mi ritrovavo in mezzo alla strada ed ero costretta a farmi ospitare da mia zia. Insomma la mia vita era diventata un continuo trasloco ogni giorno venivo buttata fuori dai suoceri e poi il mio compagno mi richiamava per farmi riandare li. Sono sempre tornata perche’ nonostante i litigi amavo il padre dei miei figli e non volevo accettare che la mia famiglia si sgregolasse.
    Col passare dei giorni,restai incinta un altra volta..del mio secondo figlio. La situazione andava a peggiorare , adesso ogni volta ke mi buttavano fuori mi ritrovavo con due bambini in mezzo alla strada. Inutile raccontarvi che i suoceri mi insultavano in tutti i modi dandomi della poco di buono ecc ..utilizzavano violenza psicologica su di me.. sua madre mi minacciava che se io andavo dai carabinieri (perche’ a volte esausta minacciavo che sarei andata dai carabinieri visto che il loro figlio mi picchiava) mi avrebbe tolto i bambini. Addirittura un giorno sono stata vittima di sequestro di persona,mio suocero e’ salito sopra dove vivevo io ,e comincio’ a isticarmi a quel punto io stavo prendendo le chiavi per uscire con i bambini e lui mi chiuse a chiave dentro casa con lui stesso dentro. Piangendo come una pazza gli chiedevo di aprire la porta ma niente. Insomma alla fine un giorno grazie l aiuto di amici e familiari che mi dicevano di dare una svolta alla mia vita, presi tutte le mie cose dopo l ennesima litigata e andai via con i bambini.. Nel frattempo i suoceri mi avevano gia’ trascinata in tribunale per avere diritto alla visita ai bambini (poiche’ io dopo tutti gli accaduti non ero d accordo che tenessero i bambini senza la mia presenza) , cosi al tribunale dei minori (Ovviamente non sapendo tutta questa situazione) stabilirino che ogni martedi i bimbi dovevano stare con loro. Per un anno mi sono separata da mio marito,nel frattempo io ho trovato lavoro e casa e sono diventata una donna autonoma, dopo un anno mio marito e’ tornato a cercarmi e ha giurato di essere cambiato,adesso viviamo a casa MIA, e devo ammettere che sembra cambiato davvero,non mi alza piu le mani e anzi sembra piu dolce nei miei confronti. Il problema e’ che di recente mio figlio il grande ,il martedi non vuole piu’ andare dai nonni ,e loro mi isticano in tutti i modi dicendo che sono io che non lo faccio andare ,che non sono una buona madre e mi minacciano che vanno dai carabinieri per prendersi i bambini.. insomma forse dimenticano che io sono la madre. Comunque..io adesso ho paura che mi faranno rivivere l incubo in cui ho vissuto,mi creeranno problemi con mio marito, e mi ritrascineranno sotto mani di avvocati assistenti sociali ecc.. io voglio solo continuare la mia vita in pace come da due anni a questa parte.. E soprattutto a questo punto non voglio piu lasciare i bambini nelle loro mani..a mia vista sono nocivi e non sono mai stati veri nonni. Secondo voi c’e un modo per levarmeli davanti una volta per tutte e non dovergli lasciare i bambini forzatamente visto che il grande non vuole frequentarli?

    Rispondi
    • La situazione che mi rappresenta è particolarmente delicate e complessa e non può certamente essere analizzata né risolta con un semplice post. E’ necessario uno studio di tutta la situazione ed anche eventualmente la precostituzione di prove da portare in giudizio. La invito pertanto a chiamare in studio allo 058448859 al fine di prendere un appuntamento ed iniziare questo percorso con la dovuta attenzione.
      Nell’attesa la ringrazio per avermi contattato

  9. Buonasera. Sono Valentina e ho una figlia di 8 anni. Da quando conosco mia suocera non ha fatto altro che dirmi che sono in sovrappeso, difatti 3 anni fa dopo aver iniziato una dieta e poiché ero sottostress per il poco aiuto che lei mi dava (vivo da sola con mia figlia perché mio marito è a Dublino per lavoro) ho perso 40 kili in pochi mesi e ho avuto un’esaurimento nervoso quindi mi sono sottoposta a terapia di antidepressivi fino a qualche mese fa. Ora mia suocera sta facendo la stessa cosa con mia figlia..le dice che è in sovrappeso, addirittura usa il termine “obesa” e io ho paura che possa danneggiare anche lei. Cosa posso fare?
    Grazie in anticipo
    Saluti

    Rispondi
    • Il consiglio che le posso dare è, in pratica, allontanare sua suocera e cercare di farle vedere meno sua figlia. Altrimenti potrebbe inviarle una diffida intimandole a smettere in tali atteggiamenti in quanto danneggiano la bambina. Dopo di questo però non vi sono azioni giudiziarie da poter proporre in questo caso ma solo allontanare materialmente sua suocera

  10. Buongiorno
    Il mio problema riguarda i frequenti scontri caratteriali con mio figlio con il quale non riesco ad avere una serenità.
    Mio figlio ha due bimbi minorenni e quando si litiga lui minaccia di non farmi vedere più i miei nipoti perchè, secondo lui, essendo divorziata non ho diritto a vederli.E’ vera questa sua teoria ?
    Grazie mille per il suo aiuto.
    Cordiali saluti
    Daniela

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    • Buonasera. La Teoria è assolutamente campata in aria. Lei ha diritto a vedere i nipoti o meglio loro hanno diritto a vederla perché il diritto di visita è sempre inteso nell’interesse dei bimbi.

  11. Buonasera, ho 25 anni e la mia storia inizia quando rimango incinta del mio bambino, che ora ha 17 mesi. I genitori del mio compagno non accettarono la mia gravidanza e mi mandavano messaggi di minacce,insulti e frasi che provocavano danni morali per far in modo che io andassi ad abortire. Poco prima della nascita del piccolo decisero di “far pace” per avere una famiglia unita, io accettai per il bene di mio figlio. Ma ció nonostante mia suocera continuava a trattarmi male davanti a chiunque ogni volta che andavamo a trovarla nei mesi successivi al parto. Intorno ai 10 mesi del bambino decisi di non frequentare più la casa dei miei suoceri, perché mi procuravano solo stress e ansia mentale, non curandosi del fatto che io allattavo (e allatto tutt’ora). All’anno d’età del bambino, ho concesso al mio compagno di portare il bambino a vedere i miei suoceri per 2h 2 volte al mese. Loro vivono a 60km di distanza da noi. Da qualche tempo stanno cercando di obbligare il mio compagno a portargli il bambino più volte e per più tempo perché per loro non è abbastanza. La mia domanda è: possono farlo? A chi spetta decidere ogni quanto e per quanto tempo possono stare con mio figlio? L’allattamento pone dei limiti? Ultima domanda: si dice diritto di visita, quindi, non dovrebbero essere loro a venire a visitare il bambino? Io credo che per un bambino di neanche un anno e mezzo sia alquanto stressante fare 60km ad andare e 60km a tornare, il tutto nell’arco di 3h, perché loro non vengono. Grazie in anticipo per le risposte

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    • In linea generale i nonni hanno il diritto di visita che non vuol dire che vanno a visitare nel luogo di residenza del nipote ( anche se nulla lo esclude) ma bensì che hanno diritto ad avere del tempo da trascorrere con il nipote ( quindi anche fuori casa): ovviamente nel suo caso ciò dovrebbe conciliarsi con l’allattamento e la tenera età del bimbo.
      Le modalità di visita vengono stabile o d’accordo sulle parti o dal Tribunale qualora i nonni facciano ricorso: quello che deve essere chiaro è che il diritto dei nonni sussiste e solo in rari casi si può superare.
      Ovviamente tale diritto deve tener conto delle esigenze del minore perché, si badi bene, il diritto è posto a tutela del minore e non tanto dei nonni.
      Dinanzi al Tribunale sicuramente potranno essere fatte presenti tutte le circostanza specifiche del caso, come la distanza di 60 km, affinché si possa giungere ad una decisione più consona possibile alla situazione ma che, si badi bene, difficilmente accontenterà completamente le richieste delle parti in causa.

  12. Buona sera purtroppo dopo una dolorosa separazione finita piu’ volte in tribunale contro moglie e figlie a partire dal 2001 finita solo nel 2014,ora le mie figlie sono cresciute e se prima avevano 15 e 16 anni ora ne hanno 30 e 31 ma non vogliono piu’ contatti con me da molti molti anni,non le vedo e non le sento da 15 anni seppur io provi a ottenere un contatto,negandomi come padre di assisterle in caso di bisogno e non facendomi partecipare al matrimonio prima e poi alla nascita della mia prima nipote che ora ha 3 anni.
    Ora anche la seconda figlia mi rendera’ nonno cosa posso fare per riuscire a richiedere i miei diritti e potere avere un rapporto DA NONNO A NIPOTE E VICEVERSA con ambe due le Nipoti naturalmente.
    La ringrazio in anticipo di quanto potra’ dirmi,

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  13. Salve.Le scrivo il mio caso!Sono straniera abito nel paese di origine del mio ragazzo dove lavoro regolarmente pago l’affitto e le bollette insieme al mio compagno.Da 15 mesi abbiamo un figlio tanto desiderato e amato.Abitiamo in questo paesino da 7 anni e premetto che i genitori del mio compagno sono venuti a casa nostra 2-3 volte in 7 anni e la sorella e la nonna 1 volta nonostante abitano ai soli 2 chilometri erano sempre indaffarati.I miei familiari chi venivano a trovare da 3000 chilometri.Da quando è nato il nostro piccolo praticamente siamo stati invasi, mai riconosciuti come genitori ,C’erano i nonni e la zia che ci mandava la gente a casa sempre, da tutte le parentele dei genitori del mio compagno senza avvisarci mai perché non avendo un contatto con il mio compagno ovviamente nemmeno il numero di telefono.La nostra vita doveva essere organizzata dai nonni pranzi cene Natale ,Pasqua…tutto loro volevano decidere.Tutt’ora arrivano i genitori e poi si presenta anche la sorella di 40 anni che praticamente viene invitata dalla nonna a casa mia cioè io pago e loro fanno come le pare.Pratticame la mia vita è diventata un inferno con questi 3 che mi suonavano Sul campanello uno alle 10di mattina altro alle 11 e la zia alle 12.(premetto che allato giorno e notte tutt’ora ,lavoro pulisco ,stiro mai un aiuto da nessuno)Capisco che hanno il diritto ma vorrei capire fino a dove ci fanno annullare come genitori.Allora la sorella e il mio compagno non si parlano da 20 anni con la madre non parla e nemmeno con il padre.Entrano e pretendono che il nostro figlio debba stare in braccio a loro per 2 ore e lo usano come balsamo per le loro ferite.Morta la sorella della nonna mi paragona il figlio a lei cammina come lei,meno male che è nato lui perché così dimentichiamo la morte della zia,dobbiamo portare il figlio nostro alla bis nonna perché le è morta la figlia,la nonna viene e mi dice davanti al mio figlio che il marito morirà e anche la sua madre e per noi sarà l’ultima possibilità di fare il Natale insieme poi sono tutti belli vivi…praticamente me lo usano per le loro mancanze di comunicazione con il padre del mio figlio.La nonna e la zia mi sparlano in tutto il paesino persino dalle mie amiche.Un rapporto molto tensionato dove loro hanno il diritto..E io che sono la madre ho qualche diritto?!?Le ho detto di venire a vedere mio figlio quando ci sto sia io che il padre e adesso viene di proposito solo quando c’è il padre.Ma è una presenza distruttiva nei confronti del bambino che deve per forza essere come il padre.Calcoli quando le parlavo in rumeno non accettavano perché le devo insegnare l’inglese.Tutto ciò che dico io a mio figlio non va bene devo portarlo a farlo crescere da loro.Ma è possibile una situazione del genere? Come devo comportarmi in questi casi?!

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    • IL diritto che loro hanno in realtà glielo sta dando lei perché fa fare loro quello che vogliono non opponendosi e non facendo azioni giudiziarie per bloccarli. Quindi lei può semplicemente impedire loro di entrare in casa. Se loro vorranno potranno poi fare ricorso in Tribunale ove lei si potrà difendere. Ma ad oggi se loro vedono il bimbo e lo condizionano è solo perché lei glielo fa vedere e li autorizza. In questa situazione anche il suo compagno deve esserle però di supporto

  14. Buona sera,
    Ho una figlia di 4 anni.
    Mia moglie ed io non riteniamo più opportuno che mia suocera tenga nostra figlia in quanti dopo svariati anni di intromissioni nel nostro matrimonio e portando problemi all’interno di esso e continuando tutt’ora a creare un ambiente poco sereno, anzi definirei tossico, intorno a noi e di conseguenza alla bambina.
    Volevo chiedere quali azioni si possono intraprendere per limitare nei limiti della legge la presenza di mia suocera all’interno del nostro nucleo familiare?

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    • La risposta è più semplice di quello che si crede: perché glielo permettete. Tutte le ingerenze dei nonni nella vostra vita ci sono non perché dovute ma perché siete voi a permetterglielo.
      Lo scrivere tutti i giorni ad esempio potete semplicemente bloccare il telefono.
      La pretesa delle ferie in casa loro se lo fate è perché voi accondiscendete.
      Se analizza quello che scrive siete voi che permettete che ciò accada. Ma se continuate a subire questa soggezione psicologica non potete certamente pensare che un Tribunale o una legge possa mettersi al posto vostro.
      Se la domanda è: vi è un diritto che permetta loro di fare quanto mi scrive?
      La risposta è che non c’è alcun diritto e che potete bloccare il tutto solo con la vostra volontà. Sicuramente andrete incontro a degli attriti e a situazioni non facili ma non potete pensare di risolverla diversamente

  15. Salve buongiorno io e mio marito ci amiamo ma i suoi genitori sin dall’inizio della nostra relazione mettono zizzania tra noi.Io ho una figlia di 10 anni avuta da una precedente relazione e ora un figlio di pochi mesi avuto con mio marito.Le racconto a grandi linee la nostra situazione quando ci siamo fidanzati lui chiamò i suoi per dirglielo e loro non volevano stesse con me perché ero già madre, più grande di sei anni e di colore.Premetto che noi viviamo al nord e loro al sud e che non mi avevano neanche mai vista.Comunque lui stava per lasciarmi a causa loro, alchè mi sono fatta coraggio e li ho chiamati ho cercato di farlo ragionare in quanto loro figlio aveva già 26anni e non era più un bambino e sono riuscita a rimanere con lui.Ma una volta scesi per conoscerli ho scoperto una realtà di loro che mi ha messa in formissima difficoltà,a prescindere il dover dormire a casa con loro in letti separati ma,sua madre ci entrava in camera alle 5 di mattina avanti e indietro per pulire, mi ha aperto la valigia e mi ha lavato i vestiti già pulito e mi ha guardato i miei indumenti intimi,mi entrava nel bagno mentre facevo la doccia che non aveva né tende né nulla…il mio fidanzato mi lasciava in casa con lei che era la prima volta che la frequentavo e se ne andava in giro col padre,o i parenti per ore e io me ne stavo chiusa in camera sua ad aspettarlo.la sera ero obbligata far mattino con lui e i suoi amici perché pure se ero stanca i suoi mi dicevano che se amavo loro figlio dovevo fare così perché lui i suoi amici non li vedeva da un anno e io litigavo con lui perché a questo punto poteva scendere da solo.Un giorno non ho retto più e me ne sono andata da quella casa dovevamo stare una settimana ma non sapevo dove andare perché non conoscevo nessuno.il mio compagno mi ha seguita e ci ha ospitati un suo amico.il giorno dopo volevo dare delle spiegazioni ai suoi e loro m impedivano di entrare in casa loro mi facevano aspettare per strada e il mio compagno andava su da loro a parlare . l’ultimo giorno hanno deciso d incontrarmi e sono stata costretta a chiedere loro scusa.Una volta saliti litigavamo sempre a causa loro, chiamavano tutti i giorni anche tre volte al giorno ad entrambi,io poi ho smesso di rispondergli perché mi mettevano a disagio,sua madre mi feriva sempre una volta mi ha detto a mio figlio voleva per suo fratello una da sposare,non te o ah non voleva che tu scendessi… Cmq gli anni son passati e un giorno ci chiama suo fratello di scendere che a casa le cose andavano male.Siamo scesi tre settimane perché mia suocera ha sempre avuto dei problemi psicologici abbiamo scoperto grazie a me che è stata abusata, abbiamo cercato di aiutarla parlando con la psicologa che la seguiva e abbiamo scoperto che per due anni non le aveva mai detto nulla solo che ogni tanto mio suocero le alzava le mani e che in due anni si era presentata solo due volte.poi abbiamo scoperto che mio suocero giocava i risparmi nelle macchinette,gli zii ci hanno raccontato che chiedevano loro sempre prestiti.Allora li ho aiutati a trovare un lavoro al nord per ricominciare una nuova vita ma la psicologa ci disse che dovevano essere seguiti da uno psicologo.una volta saliti si sono rifiutati categoricamente di farsi aiutare psicologicamente e hanno continuato a crearci problemi.mia suocera era ossessionata dal mio compagno gli mandava pure selfie truccata chiedendogli se era bella,mio suocero che mi chiamava che lei non voleva mai avere rapporti sessuali con lui.in casa sono come due estranei e in mezzo alla gente si sbaciucchiarsi e toccano come due ragazzini.Cmq ho avuto un bambino e abbiamo deciso di sposarci a causa del Covid sono potuti venire solo i suoi genitori da quando ci siamo sposati l ossessione si è spostata su mio figlio,ho avuto da ridire perché mia figlia viene considerata un estranea e mio figlio l amore loro, alchè mio marito gliel ha fatto presente,poi mio marito gli ha detto che ora si è fatto una famiglia e che non c’è bisogno di scrivere tutti i giorni buongiorno e buona che fai e di sentirsi una volta a settimana o due e si sono offeso e ora ci stanno mettendo tutti contro.in più ogni anno hanno la pretesa che passiamo le ferie giù in casa loro che non c’è spazio sempre e solo con loro e io non ce la faccio più.è giusto che vedano il bambino ma perché devo passare sempre tutte le ferie che sono solo 7giorni da loro per stare io in casa da sola e loro con mio marito e ora con mio figlio.in più parlano apposta in dialetto e mio marito gli dice parlate in italiano e loro a ma se non capisce perché non chiede che le traduciamo.davanti ai miei amici parlano in italiano e in casa mia in dialetto le sembra giusto?poi ogni volta che litigano ci chiamano perché vogliono che risolviamo noi le loro questioni.la psicologa ci disse che loro si sentono figli di mio marito…come possiamo risolvere questa situazione?io non voglio che i miei figli crescano in un ambiente malsano con è cresciuto mio marito

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  16. salve buongiorno
    Volevo chiedere solo un informazione…
    Nel 2018 ho fatto un incidente nel quale e stato coinvolto il padre di mio figlio quindi e morto non eravamo sposati, ma abbiamo un bambino di tre anni.
    Il bambino vede i nonni con frequenza ogni domenica, come da loro richiesto, ma possono portarlo via e dormire a casa loro….premetto che non sono d accordo, ma sono una mamma single che sta crescendo un figlio da sola e non So come gestire la cosa…grazie ancora

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    • Lei è la madre ed è lei che decide su suo figlio e non i nonni. Tutto il suo problema nasce da una incapacità di gestire la situazione e di mettere in chiaro con i nonni i limiti che lei vuole imporre nell’interesse di suo figlio. Nessuno glielo nega e tantomeno la legge. Quindi metta in chiaro gli aspetti che più ritiene importanti e di cui non è d’accordo e non abbia timore: il diritto di visita dei nonni non deve andare certamente contro le volontà della madre e gli interessi del figlio.
      Tenga però presente che per i nonni che hanno perso il loro figlio, il nipote probabilmente è una ragione di vita ed un’ancora a cui aggrapparsi dopo la tragedia subita. Il buon senso da parte di entrambe le parti è sicuramente il consiglio migliore che le posso dare

  17. Buongiorno,
    io sono mamma di un bimbo di quattro anni e di una bimba di tre mesi…da anni mio marito ed i suoi genitori hanno un rapporto difficile e molto conflittuale, mio suocero è un alcolista con un trascorso di violenza domestica a cui mio marito in giovane età ha purtroppo ha sempre dovuto assistere. Un paio di anni fa mio suocero si è presentato a casa nostra ubriaco ed ha litigato con mio marito arrivando ad una colluttazione e tutto questo di fronte a mio figlio che si è molto spaventato ed è rimasto turbato per molto tempo..tuttora racconta l’episodio con una certa apprensione..ora la mia domanda era seguente: questi due nonni avanzano la pretesa di voler vedere i bambini, dicendo che per legge ne hanno il diritto..ma vista la situazione posso oppormi? Io non reputo che sia nell’interesse dei miei figli frequentarli, semmai proprio l’opposto.
    Grazie per la gentile risposta

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    • Anche se la questione va sicuramente approfondita mi pare vi siano tutti i presupposti per limitare il diritto di visita dei nonni in quanto nocivi al minore. Il consiglio è quello di preparare il terreno nel senso che i nonni potranno fare un ricorso al Tribunale dei Minorenni ove lei dovrà dimostrare che la visita è nociva al minore e non a suo beneficio. Per questo già da ora raccolga delle prove per l’occorrenza. Se poi vi sarà necessità e se vorrà sarò comunque lieto di assisterla per la risoluzione del suo problema

    • Salve, ho un Figlio di 7 anni e il mio ex non vuole che lo lascio a dormire da mia madre(la nonna) una volta ogni 15 giorni. Mi fa minacce continue per questo…cosa posso fare? Abbiamo una sentenza che prevede un fine settimana a testa.

  18. Buonasera,
    nostro figlio e nostra nuora ci impediscono di vedere nostro nipote fin dal giorno successivo alla sua nascita. Ora il bambino ha quasi due anni e stiamo impazzendo dal dolore. La nostra è sempre stata una famiglia normale, serena, con due figli portati alla laurea frequentando scuole e università private. Io dirigente d’azienda, mia moglie titolare di una residenza sanitaria, mia figlia psico terapeuta in un ospedale milanese. Una famiglia normale, senza preoccupazioni di carattere economico, con le piccole divergenze, discussioni e rimproveri che si registrano in famiglia con i figli, ma sempre risolte. Noi tutti adoriamo i bambini, i loro giochi, il loro accudimento e non ci rassegniamo di non poter vedere il nostro unico nipote. Chi ci conosce sa che siamo persone apprezzabili, tranquille e sensibili con un forte attaccamento alla famiglia, forse troppo protettivi, anche se ho un carattere forte ed assertivo.
    Fino a quando ha conosciuto nostra nuora, con mio figlio avevamo un rapporto adulto, ma molto bello. Case in città diverse da quando lui aveva 19 anni, ma Vacanze insieme, telefonata serale per raccontarci come era andata la giornata, idee di sviluppare insieme una nuova impresa, etc.
    In un crescendo da quando mia nuora è andata a convivere con lui, nostro figlio quarantenne ha cominciato ad accusarci di voler ostacolare il matrimonio. In realtà avevamo solo detto che forse era il caso per lui e la sua futura famiglia di aspettare ancora un po’ a sposarsi, visto che aveva appena perso il lavoro e la futura moglie era in pratica disoccupata. Ha iniziato ad accusarci di avergli rovinato la vita perché a causa del mio lavoro la mia famiglia è stata costretta a fare alcuni spostamenti in altre città; di disturbarlo perché desideriamo festeggiare insieme i compleanni e le festività; di non averlo fatto mai sentire libero di prendere le sue decisioni, con i nostri pareri e consigli.
    Per motivi di lavoro, dopo qualche giorno dalla nascita, ho avuto una discussione per motivi di lavoro con mio figlio a casa sua, durante il quale abbiamo entrambi alzato la voce. Dopo quella discussione non .ci è stato più consentito di accedere alla loro casa, né di incontrare nostro nipote. Non avendo più mio figlio un introito, abbiamo continuato a mantenerlo con una somma cospicua mensile e abbiamo affrontato più viaggi dalla nostra (Como) alla sua residenza (Latina), pur di per poter vedere almeno lui. Nell’ultimo viaggio nostra nuora ci ha inviato un messaggio con insulti ed apprezzamenti pesanti sulle nostre persone e scrivendo di stare lontani dalla loro vita. Da quel momento, abbiamo interrotto la corresponsione dell’assegno mensile. In una mail nostro figlio ci ha accusato di metterlo in mezzo ad una strada e da quel momento ha interrotto i rapporti.
    Certamente siamo persone molto diverse da nostra nuora, né migliori né peggiori. Ci rattrista che la sua influenza sulla personalità, forse debole, di nostro figlio lo abbia portato a cancellarci come genitori. Lui non ci risponde più al telefono neanche a Natale. Speriamo che sia felice e questo ci basterebbe se solo ci permettesse di poter avere un minimo rapporto con lui, sapere come va la sua vita e dare una carezza a nostro nipote.
    Cosa potremmo fare? La ringrazio vivamente.

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    • I nonni hanno diritto di vedere i propri nipoti tranne nel caso in cui il diritto di visita nuoccia ai minori. In linea generale e salvo ipotesi particolari che rientrano nella summenzionata eccezione il Tribunale riconosce il diritto di visita. Per avere questo riconoscimento bisogna, quindi, presentare un ricorso dinanzi l’Autorità competente la quale, dopo una udienza, emanerà una sentenza a cui i genitori del minore si debbono attenere, salvo persino responsabilità penale in caso contrario.
      Colgo l’occasione per farLe presente che qualora avesse necessità di assistenza legale per questa procedura rimango a disposizione e se del caso può scrivermi a [email protected]

  19. Buona sera,
    Mi scuso per il disturbo, io ho vissuto 4 anni d’inferno vicino ai genitori del mio
    Compagno e padre di mia figlia, per colpa loro litigavamo quotidianamente…dopo sacrifici siamo riusciti a comprare una casa tutta per noi dove finalmente abbiamo trovato la felicità! Ma i suoceri ci minacciano di portarci in tribunale per nostra figlia in quanto non permettiamo di fargliela vedere già da qualche anno! Parto dal
    Presupposto che io non ho fiducia in quella gente, mia suocera non è stata in grado di fare la
    Madre perché impegnata ad andare a ballare è farsi i cavoli suoi e i figli allo sbando hanno preso brutte strade. Il mio compagno grazie a me è totalmente cambiato praticamente rinato da quando ci siamo conosciuti ed è un padre fantastico …il fratello che quasi 30 anni vive con i genitori e la compagna di quasi la stessa età dei genitori sulle spalle appunto dei miei suoceri dovrebbe essere sottoposto a vari esami in quanto gravemente segnato dalle droghe. Parlando con i miei suoceri è pur sapendo le schifezze del figlio gli lasciavano guidare la macchina e poi di una volta sono successi casini davanti a tutti i vicini…è una persona pericolosa e loro fanno finta di nulla continuano a fare finta che sia tutto a posto…sono riusciti molte volte tramite amicizie ad affondare tutto lo schifo che accadeva…io mi sono voluta allontanare e non voglio che mia figli abbia a che fare con gente del genere…cosa posso fare? E il mio compagno è d’accordissimo con me..

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    • Semplicemente non deve fare nulla al momento. Se i suoceri ricorreranno in Tribunale allora dovrà difendersi e far valere le sue ragioni. Ma sino a quel momento se crede che il vedere i nonni nuoccia a sua figlia potrà non farglieli vedere.
      Ricordo solamente che il diritto di visita dei nonni è garantito per legge e solo qualora ciò nuoccia al minore può non venir applicato

  20. Sono sposata con un uomo che era già padre, abbiamo un figlio di tre anni.
    Lui non ha mai vissuto col figlio ormai adolescente, il quale è sempre stato presso la madre. Non erano sposati, non si sono mai rivolti ad un avvocato e il ragazzo è sempre venuto da noi tutti i fine settimana.
    Io ho sempre chiesto di avere un fine settimana libero ogni tanto in cui non dovermi occupare di suo figlio, perché lavoro tutta la settimana e arrivo molto stanca, ma mio marito, manipolato dai miei suoceri, si è sempre opposto alla mia richiesta.
    Anzi. Dopo che ho partorito i miei suoceri avrebbero preteso che suo figlio venisse a vivere in pianta stabile da noi (senza consultare me e soprattutto la madre!!!).
    Mi trattano come la donna delle pulizie/cuoca/lavandaia del nipote, senza alcun diritto ma solo dei doveri perché secondo loro “lo sapevo che mio marito aveva già un figlio”e pertanto devo pensare a tutto io.
    A seguito della mia opposizione a farlo venire a vivere da noi (la casa è di mia esclusiva proprietà) i rapporti di sono deteriorati: non vogliono mai vedere mio figlio, mi rispondono male e manipolano mio marito, al punto che litighiamo sempre per causa loro.
    Ma io e mio figlio non abbiamo alcun diritto? Io non ho diritto ad un fine settimana libero? Come posso comportarmi con queste persone a mio parere negative?

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    • Gent.le sig.ra Chiara se legge attentamente quanto mi ha scritto noterà che di giuridico non vi è nulla ma tutto dipende da una soggezione psicologica che lei sta subendo. Lei e suo figlio avete certamente dei diritti ma non potete certamente attendere che un giudice faccia quello che deve fare lei e cioè applicarli. Le mi dice se non ha diritto ad un fine settimana libero ed io le rispondo che potrebbe averlo anche più di uno ma è lei che deve imporre la sua volontà. L’abitazione è di sua proprietà e quindi può liberamente disporne e nessuno può costringerla a fare la donna delle pulizi, cuoca ecc. E’ una situazione avverso la quale lei si deve ribellare ma lo deve fare in pratica e non chiedere come deve comportarsi in quanto lei saprebbe già cosa fare ma deve trovare la forza di farlo.
      Purtroppo dovrete essere bravi lei e suo marito a tenere distanti i suoi soceri: non è facile, certamente, ma non vi è tribunale che potrà darvi questo diritto se non Voi stessi.

  21. Grazie per la risposta.
    Ma mio marito mi dice che per legge io non posso impedire a suo figlio di venire a casa mia. Ma se la casa è mia appunto e lui non viene incontro alle mie richieste? Dice che se non lo faccio venire tutti i weekend lui e i suoi si rivolgono ad un avvocato. A me sembra assurdo non poter decidere in casa mia ma sono ignorante in materia ed ho paura della legge e di avere ripercussioni su di me e mio figlio

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  22. Salve, sono sposata da 1 anno ( insieme da 10 anni) e abbiamo un bimba di 9 mesi. La situazione con mia suocera è diventata insostenibile. Premetto che ha problemi di schizofrenia bipolare e fa uso di psicofarmaci. Da 10 anni mi ha insultata nei peggiori, scenate di qualsiasi genere arrivando alle mani con il figlio, abbiamo cercato di allontanarci più volte per la nostra serenità. Con l’arrivo della nipotina abbiamo deciso d cercare d riallacciare i rapporti. Peggior cosa non potevamo fare. Praticamente ha distrutto il battesimo della nipote insultandomi pesantemente, al figlio gli ha fatto il lavaggio del cervello a livelli assurdi da dirmi che uso mia figlia come un arma. Da li ho chiuso e mi sono rifiutata di farle vedere la bimba, lei mi ha minacciato dicendo che mi scriveva dall’avvocato. Per il bene della nostra famiglia ho ceduto a fatgliela vedere ma niente sceneggiate durante le passeggiate… frecciatine e quant’altro. Ho litigato con mio marito per l’ennesima volta come da 10 anni a questa parte per colpa di lei e lui l’ha chiamata dicendole di scrivermi dall’avvocato prr vedere la nipote. Come posso difendermi da questa persona e in primis difendere la piccola per non farla crescere accanto questa persona nociva?

    Rispondi
    • Questa è una domanda ricorrente a cui già molte volte ho risposto. Lei ha già tutto ciò che serve per potersi difendere dalla suocera e difendere sua figlia: basta allontanarla. Ovviamente la forza caratteriale che le serve per fare questa operazione non può chiederla alla legge e dovrà essere lei a rompere i rapporti. Qualora la suocera ricorra in tribunale basterà dimostrare, come mi sta dicendo, che la stessa è nociva per la bimba: in questo caso non avrà diritto al diritto di visita. Si ricordi però che ciò va dimostrato e non solo dichiarato perchè l’anima di ogni processo è la prova

  23. Buonasera.
    Vorrei un consiglio.
    Io e il mio ormai ex compagno ci siamo lasciati da un mese a causa di continui litigi per colpa dei suoi genitori, persone molto gelose , ignoranti ed invadenti. Tutto è cominciato l’anno scorso, quando il nostro bimbo aveva un mese. C è stata una brutta lite tra noi e loro. Mi è stato persino rinfacciato che allattavo in camera da letto e non davanti a loro mentre invece davanti a mia madre si, questo per farle capire il livello di ignoranza contro cui mi ritrovo a combattere. In questa occasione il padre del mio ex compagno ha iniziato a urlare e sbattere le porte, io mi sono chiusa in camera con mio figlio perche mi sono spaventata, l’unica prova che ho è una registrazione in cui la madre urla al mio ex compagno che fa schifo e che da quando sta con me è spaventato. Da quel giorno io ho voluto allontanare queste persone che per fortuna stanno a 300 km da casa, vedendole sporadicamente,perche penso che non siano un buon esempio per mio figlio e perche non hanno avuto rispetto per nessuno in quell occasione, soprattutto per il bambino, che seppure allora avesse 1 mese, si è ritrovato in casa tra urla e porte sbattute Questo però ad un certo punto non è piu andato bene al mio compagno e alla fine ci siamo separati. Adesso hanno avuto delle malattie in famiglia e questa estate mi hanno accusato di esserne la causa, in quanto odiandoli a parere loro mando maledizioni. Purtroppp questo è il loro livello di ignoranza. Forse avrei dovuto denunciarli per calunnia, ma vivevo ancora con il mio ex compagno e per evitare litigi, non l’ho fatto.
    Piu volte io ho sentito la madre parlare male dell altra nuora al nipote, frasi del tipo “la mamma ti ha abbandonato” mentre invece le aveva lasciato il figlio qualche ora. Il padre del mio ex compagno invece, anni fa (non so adesso) picchiava la moglie e i figli e dopo ha avuto una depressione con vari ricoveri che tutt’ora sussiste. Queste cose me le ha raccontate il mio ex compagno, asserendo quanto fosse dispiaciuto di avere avuto un’infanzia terribile avendo assistito a certe scene, quindi non sono dimostrabili, mentre invece la patologia psichiatrica si, è dimostrabile in quanto c’è una diagnosi e tutti i vari ricoveri. Io sinceramente non sono serena a far passare del tempo a mio figlio, che adesso ha 18 mesi, con questi nonni che ha visto poche volte, in quanto sono sicura che farebbero alienazione parentale e poi non mi fido. Chi mi dice che il nonno non picchi anche a mio figlio? A casa loro, le porte sono tutte piene di buchi causati da calci e pugni di quando si chiudevano in bagno o nelle camere insieme alla madre per non farsi picchiare dal padre. Io non sono serena e questo mio stato d’animo compromette anche la serenità del bambino, ovviamente.
    La mia domanda è: ho possibilità con queste premesse, tenendo conto anche della patologia psichiatrica del mio ex suocero, di poter fare decadere il diritto di visita di questi nonni? O che almeno lo vedano in mia presenza? O tutto questo non è sufficiente e devo rassegnarmi a vivere nell’ansia che possano mettermi contro mio figlio o peggio ancora, che possano fargli del male?
    Grazie in anticipo

    Rispondi
    • Stando a quanto mi racconta sicuramente vi sono tutte le premesse per poter far decadere il diritto di visita dei nonni qualora costoro facciano ricorso al Tribunale (altrimenti non potranno vedersi automaticamente accertato alcun diritto).
      L’unica cosa che sottolineo sempre ai miei cliente è però l’elemento probatorio.
      Infatti da quanto mi dice vi sono molte possibilità che il diritto dei nonni venga escluso ma lo può dimostrare? Può dimostrare la condizione patologica psichiatrica di suo suocero? Può dimostrare che nella abitazione degli ex suoceri vi sono bozzi ovunque provocati da calci e pugni? Può dimostrare che i suoi suoceri sono violenti? Ed infine può dimostrare che la visita dei nonni sia nociva per il bambino?
      Queste sono le domande a cui dovrà rispondere e se del caso dovrà ricercare le prove già ora e non certamente attendere che le notifichino un eventuale ricorso.
      Il fatto poi che i suoceri stiano a 300 KM di distanza è altra condizione che rende, di per sé, difficile il diritto di visita e quindi elemento che ruota a suo favore.
      Ora il suo compito è quello di procurarsi le prove da portare in un eventuale giudizio in quanto, si ricordi, che in tribunale tutto ciò che non viene provato non esiste.

  24. Salve io vorrei un consiglio da alcuni anni all’incirca 3/4 non faccio altro che avere litigi con i miei suoceri in quanto hanno la brutta abitudine di intromettersi nella nostra vita di coppia addirittura quando ero incinta mia suocera si è permessa di dire al mio compagno di scegliere tra me e loro, quando è nato mio figlio sono stati presenti i primi 15 giorni di vita del bambino poi abbiamo interrotto i rapporti fino ai 10 mesi di vita del bambino dove nel frattempo loro venivano sotto casa con modi bruschi che volevano salire a casa di forza e hanno anche provato a mettere le mani addosso al figlio, ci seguivano ai supermercati ecc tutte cose che oltretutto mi hanno causato talmente tanto stress da non avermi dato nemmeno la possibilitá di allattare mio figlio, poi passato un po’ di tempo abbiamo deciso di dargli una seconda occasione per vedere se avevano capito i loro errori ma hanno ricominciato a comportarsi malissimo mettendo anche a rischio la salute del piccolo non dicendoci che stavano male e hanno addirittura avuto il coronavirus e andavano in giro anche essendo positivi questo giusto per far capire che persone sono, quando venivano a casa venivano solo esclusivamente per farsi le foto col bambino per poi mandarle a cani e porci sui social al punto che siamo anche arrivati a fargli una diffida per non farle mettere le foto del minore sui social non tutelando la sua privacy, ora il piccolo ha 20 mesi e quando vede la nonna scappa perchè non la conosce in quanto lei non si interessa a lui ma vuole venire di prepotenza quando glielo si vieta e ora ha minacciato di voler mettere in mezzo gli avvocati per avere il diritto di vederlo noi genitori possiamo opporci a questo? In quanto il bimbo ha solo 20 mesi e ogni volta che loro vengono è una discussione continua e questo crea disturbi al piccolo? La ringrazio

    Rispondi
    • Buongiorno Monica. Ho letto con attenzione il suo caso. Il procedimento per diritto di visita dei nonni è un percorso che va affrontato in maniera oculata anche prima che controparte depositi il ricorso nel senso che non possiamo attendere l’inizio della causa per difenderci e metterci al riparo. Da quanto mi dice ci sono buone possibilità di difesa, prove permettendo. La questione va però affrontata con scrupolo ed attenzione e previa valutazione delle prove in suo possesso e/o del modo in cui fornirsele.
      La invito, pertanto, a prendere un’appuntamento presso lo Studio affinchè possiamo conoscerci ed iniziare a prepararci. Qualora, invece, abitasse distante dalla sede dello Studio questo non costituisce un problema in quanto patrocinio cause in tutta Italia (tranne isole) e con i mezzi attuali via web possiamo comunicare nel migliore dei modi anche in videoconferenza. Mi scriva a [email protected] e sarò lieta di ascoltarla ed assisterla nel migliore dei modi

  25. Buonasera, io e il mio ex abbiamo un figlio di tre anni, lui lo vede a weekend alterni e 2 giorni infrasettimanali continuativi nelle settimane in cui non ha il weekend.
    Vorrei sapere se è nel mio diritto lasciare il bambino a dormire dai miei genitori una sera alla settimana o ogni quindici giorni. Mi riferisco chiaramente alle volte in cui il bambino non è da lui. Devo avvertirlo in quei casi che il bambino passerà la notte con i nonni? Ha (il padre) il diritto di opporsi o di chiedere di farlo pernottare da lui anziché dai nonni? Noi viviamo in città diverse e mio figlio ha un ottimo rapporto con i miei genitori.

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    • Quando il figlio è con lei , lei è colei che decide e gestisce il minore. Non ha pertanto l’obbligo di informare il padre nè questi si può opporre giuridicamente, almeno che non provi che il pernotto nuoccia al minore ( cosa non plausibile nel suo caso).

  26. Avvocato buonasera, sono un padre con una figlia di 5 anni. Mia figlia vive con me visto che la madre non la vede da oltre 3 anni è il tribunale dei minori di roma gli a fatto decadere la potestà giudicando nocivi anche la nonna per la crescita della bambina. Comunque quest’ultima con la figlia hanno fatto ricorso alla corte di appello, dove quest’ultimo a dato incontri protetti sia alla mamma 2 volte al mese e uno alla nonna. A questi incontri la mamma non si è mai presentata mentre la nonna si, ho fatto presente alle assistenti sociali di comunicare queste assenze della madre a chi di competenza ma loro non lo fanno ed oltre tutto alle visite con la nonna è presente solo un educatrice senza un psicologo. Io vorrei bloccare gli incontri visto la situazione, cosa mi consiglia

    Rispondi
    • Gent.le sig. Ferraro se lei interrompesse gli incontri autonomamente, ciò le si potrebbe ritorcere contro. Il fatto che gli assistenti sociali non comunichino le assenze delle madre agli incontri potrebbe esser dato dal mancato obbligo di relazione al tribunale: bisognerebbe, per essere più precisi, leggere gli incartamenti processuali. In linea generale, il consiglio è quello di far presente la situazione al tribunale proponendo una nuova procedura e richiedendo la modifica del provvedimento della Corte di Appello. Solo in questo modo potrà legittimamente interrompere gli incontri.

  27. Buongiorno ovviamente come già scritto e per essere più dettagliato il mio avvocato a scritto più volte all’assistente sociali e anche la psicologa che segue mia figlia. Comunque il mio avvocato mi a già fatto interrompere gli incontri. Adesso dice lui di aspettare come procederà chi di dovere. Per la mia domanda questo mio gesto potrebbe ricadere sulla potestà? Grazie in anticipo

    Rispondi
    • Buongiorno. Preciso che questo è un blog dello studio legale ove rispondiamo sempre ma non possiamo dare pareri e consigli su pratiche ove c’è già un legale. Se il suo legale gli ha fatto interrompere gli incontri, conoscendo la situazione e gli incartamenti processuali, sicuramente l’avrà consigliata al meglio non certamente mettendola a rischio di perdere la potestà, cosa che tra l’altro è ben difficile in procedimenti come quello che mi illustra. Quindi direi che può star tranquillo.

  28. Salve signor avvocato sono la mamma di un bambino di 10 anni. Sono separata non ero sposata.
    Da diversi anni ho problemi con la nonna paterna perché lei a volte è normale ma a volte beve ed è aggressiva, parla male di me al. Bambino, tanto che una volta anche di più gli ha detto che io morivo è che non esistevo più è che lui è un essere inutile è è nato per caso ma non per amore.
    Solo parole che poi mio figlio mi ha confermato a seguito di una crisi di primo male(epilessia) il bambino ricoverato per una settimana è qualche giorno non a voluto riferirsi niente hai dottori per paura….io.ho detto tutto ma se il bambino non parla non posso fare nulla!
    Come faccio a dimostrare che questa persona è pericolosa,perché mio figlio è molto sensibile e gli dicono che quando la vedo strana è perché è stanca ma una persona stanca non fa così addirittura una volta mi stava mettendo le mani addosso….come faccio a dimostrare questo….il bambino chiama la nonna, la sente è si tranquillizza quando è normale ma se va con lei è poi è strana???? E gli fa qualcosa? Sono in ansia perenne il papà ovviamente nega anche se conosce la situazione se mi può aiutare, consigliare la ringrazio in anticipo

    Rispondi
    • Buongiorno. La prima cosa che le direi è quella di far fare una relazione psicologica a suo figlio. Questa relazione ha lo scopo di dare prova, appunto, del fatto che la nonna ha una incidenza negativa su suo figlio. Solo in questo modo si potrà cercare di dare la prova di questa circostanza altrimenti difficilmente dimostrabile.
      Per quanto riguarda poi gli atteggiamenti consiglierei di registrare le conversazioni che in futuro avrà con sua suocera in quanto, se riaccadranno episodi simili, potrà dimostrarlo.
      Se avesse poi qualche elemento che può provare che suo suocera beve ed è aggressiva, se la stessa avesse dei precedenti penali anche per guida in stato di ebrezza o per lesioni ecc potrebbe essere anche questa una dimostrazione della pericolosità.
      Se si verificassero poi episodi di minaccia come quelli che mi ha indicato dove suo suocera ha cercato di metterle le mani addosso, questi andrebbero denunciati non tanto per il fatto in sè ma proprio perchè costituiscono prove importanti per il futuro.
      Io eviterei anche di far andare il bambino dalla nonna almeno che non sia proprio suo figlio a chiederlo e cercare di ridurre così l’influenza negativa.
      Affronterei anche la cosa con il padre anche se come mi anticipa probabilmente questi negherà.
      Non sapendo quali siano le abitudini di vita di sua suocera se questo bere è abituale e se ha dei comportamenti che si ripropongono di frequente non so dirle se, ad esempio, un investigatore privato possa esserle utile per fare delle indagini ed provare quanto sopra.
      Se si avesse prova della sua aggressività e soprattutto del fatto che beve sarebbe già molto. Questo, unito alla relazione psicologica con esito positivo, chiuderebbe il cerchio.
      Debbo anche dirle che le prove, ovviamente servono in un eventuale giudizio che per ora manca. Il procedimento per il diritto di visita dei nonni presuppone due circostanze: la prima è che i nonni non vedano il nipote e la seconda che i nonni propongano azione giudiziaria. Questo per dirle che sino a che suo figlio vedrà la nonna, le prove le serviranno a poco perchè non è che può fare azione giudiziaria per impedire il diritto di visita dei nonni in quanto, essendo lei genitore, può evitare la visita se la ritiene nociva a suo figlio. Se poi la nonna proporrà azione, allora lei dovrà dimostrare la nocività in tribunale.
      Se ciò dovesse accadere e avesse bisogno di contattarmi e della mia assistenza, non si periti a scrivermi a [email protected].

  29. Buonasera,
    Io ed il.mio compagno abbiamo una relazione da 10 anni e una bimba di un anno.
    Il mio compagno non ha mai avuto rapporti con la madre che, in.questi anni, ha sempre messo i figli l’ uno contro l’altro altro, non l’ ha mia cercato, non ha mai saputo se avessimo bisogno di cibo, di un tetto di qualsiasi cosa.
    Premetto che, diverse volte ho cercato di far riappacificare il mio compagno con la madre e i fratelli ma abbiamo sempre ricevuto umiliazioni. Così abbiamo deciso di fare la nostra vita senza chiedere nulla, per conto nostro. Fino a quando è nata nostra figlia e la madre pretende di vederla. In buona fede, dopo essersi presentata senza invito presso la ns abitazione, abbiamo ceduto e glie la abbiamo fatta vedere fino a natale 2020 che per motivi logistici non ci siamo riusciti ad incontrare. Dopo due mesi, a febbraio mi ha mandato lettera a/r dal legale.
    Preciso che la signora in questione dalla separazione cioè 15 anni fa ha disconosciuto il figlio perché aveva deciso di vivere con il.padre.
    Dopo questa presa di posizione non intendiamo sottostare ai suoi ricatti e ripicche e non vogliamo che la nostr bambina passi quello che ha passato il padre in questi anni.
    Alla lettera abbiamo risposto spiegando l intera situazione ma la signora non molla e ho paura vada avanti. Cosa dovremmo fare adesso? Devo fare una diffida? Grazie!

    Rispondi
    • Prima di tutto è fondamentale capire che il diritto di visita dei nonni previsto dal codice civile ruota intorno all’interesse del minore e non dei genitori.
      Le specifico questo in quanto lei mi sottolinea i rapporti pessimi tra la nonna e suo figlio ma non è questo il punto.
      Il punto focale è invece se le frequentazioni della minore con la nonna possano nuocere alla bimba.
      Vi sono molti aspetti da valutare in relazione al caso concreto che è impossibile esplicitare in questa risposta anche in quanto non conosco tutti i dettagli della vostra situazione familiare ( a tal fine la invito a fissare un appuntamento presso lo studio o via Skype per valutare tutti gli aspetti: per farlo può scrivere direttamente ad [email protected]).
      Detto questo la domanda che vi dovete fare è: le visite della nonna alla nipote nuocciono a quest’ultima? In che modo? La influenzano negativamente? Una volta che la nonna è andata via, dopo la visita, la bimba mostra atteggiamenti di disagio?
      Questo è l’unico aspetto su cui una eventuale azione giudiziaria verterà e a nulla valgono le questioni inerenti i pessimi rapporti tra la nonna ed voi genitori.
      Alla lettera che ha inviato la nonna ha già risposto non so se personalmente o tramite un legale. Anche in questo caso mi permetto però di sottolineare una circostanza. Prima di tutto la risposta alla lettera deve essere ben valutata perchè tutto quello che dite potrebbe essere usato in un giudizio contro di voi. Se ad esempio nella lettera avete scritto dei pessimi rapporti con il padre, questa sarà usata per dimostrare in giudizio che in realtà il vero problema è quello e non la minore. Quindi meno avete scritto è meglio è per non compromettere la vostra difesa. Inoltre se avete scritto personalmente la lettera può essere prodotta in giudizio mentre se lo avete fatto tramite un legale allora non avete da temere perchè, per deontologia, le produzioni tra legali non sono producibili in giudizio qualora riportino la dicitura “riservata” come sempre si mette.
      Detto questo ad oggi non dovete mandare diffide che non servono a nulla in pratica: la diffida è prevista soprattutto per la risoluzione contrattuale ( art. 1454 c.c.).
      Quello che invece dovreste fare è procurarvi delle prove e cioè seminare ora per raccogliere in un eventuale giudizio.
      Dovrete in pratica raccogliere prove dell’influenza negativa della nonna. Queste prove possono essere ad esempio registrazioni di conversazioni/telefonate da cui si evinca che la nonna, alla presenza della minore, denigra i genitori. Potrete inoltre farvi fare una relazione da uno psicologo che dimostri che la bimba , sempre che sia così, non è serena quando incontra la nonna e non la vuole vedere.
      Poi vanno valutati altri aspetti: l’età della bimba, le esigenze pratiche della stessa, le modalità con cui avete fatto esercitare il diritto di visita della nonna ad oggi, la distanza tra la residenza della nonna e la vostra che può impedire di fatto un diritto di visita ecc.
      Come vede sono molti aspetti da valutare attentamente e che non possono essere lasciati al caso.
      Se volete, come vi ho già detto, sono disponibile per assistenza e potrete contattarmi ( tel uff. 058448859 e [email protected]). Quello che mi raccomando è che non facciate le cose per conto vostro perchè potreste commettere errori a vostra insaputa e quindi fatevi assistere da chiunque decidiate di scegliere.

  30. Mia figlia ha 1 anno. Le visite fino ad ora sono state sporadiche una volta al mese fino appunto a Natale.
    Capisco che il non rapporto con il padre della bambina non è rilevante ma scusi se questa signora non ha rapporti Co il.figlio da 18 anni perché può vantare dei diritti di visita su una bambina appena nata?
    La ringrazio della sua risposta, ci faremo seguire da un legale a questo punto. Siamo in Lombardia noi.

    Rispondi
  31. Salve, ho un bimbo di 3 anni e convivo con il mio compagno da quando è nato il bambino. Da quando sono rimasta incinta ho avuto problemi con i miei suoceri in quanto avevano discussioni con il mio compagno per cose loro personali e hanno interrotto qualsiasi tipo di comunicazione sia con lui che con me quando ero solamente al 5 mese di gravidanza, nel frattempo però mia suocera quando incontrava mio marito gli chiedeva sempre quando sarebbe nato il bambino senza però preoccuparsi di noi. Quando è nato, lei si è presentata in ospedale e già dal primo momento ha assunto un atteggiamento particolare. Il bambino lo teneva sempre lei in braccio non mi faceva godere i momenti con mio figlio perché tutte le volte che c’era lei lo doveva tenere lei e ha assunto questo comportamento soprattutto quando siamo rientrati a casa. Veniva tutti i giorni mattina e pomeriggio senza avvisare bussava costantemente alla porta nel caso in cui nessuno apriva, mille chiamate insistentemente una dopo l’altra. Quando veniva e il bambino dormiva lo svegliava sempre non lo faceva dormire mai e lo trattava come un pupazzo. Al momento dello svezzamento lei si permetteva di dargli da mangiare solo cose dolci e mischiava di tutto, dandogli una volta anche il tiramisù. Voleva comandare lei in tutto e per tutto sul bambino perché lei voleva fargli da mamma sentendosi più esperta di me. Io non ho mai avuto potere su mio figlio ne io né mio marito di prendere decisioni davanti a lei perché guai se dicevamo qualcosa si sentiva subito offesa e ci offendeva di conseguenza. Da quando mio figlio ha fatto un anno abbiamo chiuso definitivamente i rapporti e lei è sparita del tutto ma ad oggi mi arriva voce che vuole vedere il nipote e che se non ci decidiamo di farglielo vedere ricorre all’avvocato. Cosa dovrei fare?

    Rispondi
    • Cara sig.ra Giovanna ad oggi lei non deve fare nulla in quanto non si può curare una malattia che non è ancora sorta. In pratica ad oggi vi sono solo voci che la nonna possa ricorrere in Tribunale ma non ha ricevuto nè una lettera nè una diffida e tantomeno un ricorso. Quindi capirà che non si può agire con una difesa se prima la nonna non procede: in pratica non è che lei può andare in Tribunale chiedendo che venga impedito il diritto di visita dei nonni.
      L’unica cosa possibile in via preventiva è quella di raccogliere prove per un eventuale giudizio. In pratica deve tener presente che se vi sono screzi e malumori tra lei e la nonna ciò non rileva in un giudizio dinanzi al Tribunale dei Minorenni per il diritto di visita dei nonni almeno che ciò non vada poi a ripercuotersi sul bimbo. In parole povere per impedire o limitare un diritto di visita ai nonni bisogna dimostrare che i nonni hanno una influenza negativa sul minore. Di solito questa circostanza viene provata con una perizia psicologica del bimbo, querele per minacce/offese ( il reato di ingiuria però ad oggi è stato depenalizzato) alla presenza di minori ed ogni circostanza utile che possa delineare un quadro di influenza negativa anche, ad esempio, l’aver parlato male ai nipoti dei genitori ecc. Quindi l’unico consiglio che le posso dare, al momento, è quello di preparare il terreno per un eventuale scontro giudiziario nella speranza che ciò rimanga comunque un timore e non si concretizzi. Ovviamente se ciò dovesse accadere o se dovesse ricevere qualche comunicazione ufficiale da parte della nonna non si periti a contattarmi per approntare la giusta difesa.

  32. Ma è da due anni a questa parte che lei non si è più degnata di farsi viva. Ne una telefonata ne presentarsi a casa per risolvere la questione e tra l’altro abitiamo nello stesso paese. Non si è mai interessata il bimbo neanche si ricorda di lei e in più non si è mai interessata della salute del nipote ne del suo benessere e ad oggi se dice che va da un avvocato lo dice solo per “minacciare” noi genitori ma in verità a lei non gliene frega nulla del nipote perché per quel poco che è stata presente lo usava come strumento di ripicca nei confronti miei e di mio marito. Una nonna che vuole davvero bene ai nipoti non credo si comporti così usando i bambini a suo piacimento.

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    • Concordo con quello che lei dice. Ma se così è ancor meno è probabile che spenda diversi soldi per andare in Tribunale per ottenere un diritto di visita per un nipote di cui le importa poco. Quindi in linea di massima può stare tranquilla

  33. Esatto, concordo con il suo pensiero, però visto che nella vita mai dire mai ho chiesto un parere da una persona esperta come lei. Dunque la ringrazio tanto per aver accolto la mia domanda e avermi dato una sua opinione.

    Rispondi
    • Io starei abbastanza tranquillo. E’ vero che non si sa mai, ma per il momento c’è ben poco da fare nè si può impedire che la nonna ricorra in tribunale. Io per scrupolo raccoglierei comunque tutti quegli elementi che possono supportare una difesa in giudizio come le avevo accennato in precedenza

  34. SALVE IO HO DUE BIMBE DI 10 E 3 ANNI E VIVO A NAPOLI SONO SEPARATA CON AFFIDO ESCLUSIVO PERHE’ IL MIO EX MARITO ERA TOSSICO. NELLA SENTENZA DI SEPARAZIONE C’è SCRITTO CHE LUI DEVE VEDERE LE BAMBINE IN PRESENZA DEI NONNI FINCHE FACENDO ESAMI ECC NON RISULTI PULITO. PRATICAMENTE NON PUO VEDERLE DA SOLO. SICCOME QUEST’ESTATE IL MIO EX HA DECISO DI VENIRE GIU A FARE LE FERIE E DI FARLE INSIEME IO PER IL BENE DELLE BAMBINE CHE VOGLIONO RIMANERE QUI SOPRATTUTTO LA GRANDE PERCHè HA CUGINI E AMICI DELLA SUA ETà CON CUI GIOCARE HO ACCETTATO DI FARE LE FERIE INSIEME A NAPOLI. I NONNI PATERNI MI VOGLIONO FAR CAUSA PERCHè VORREBBERO FARE 15 GIORNI DI FERIE CON LE NIPOTI. PREMETTO CHE NELL’ATTO DI SEPARAZIONE NESSUNO VIETA LORO DI VEDERE LE NIPOTI DA SOLI SENZA IL PADRE PURCHè VENGANO A NAPOLI ANCHE NEI WEEKEND E CHE AVVISINO PRIMA E POSSONO TENERE LE BAMBINE ANCHE ALLOGGIATI DA LORO IN ALBERGO.ALLA COMUNIONE DELLA BAMBINA NON SONO VENUTI NONOSTANTE L’INVITO E DA UN ANNO CHE SIAMO A NAPOLI NON SONO MAI VENUTI A VEDERLE PER LORO SCELTA PRETENDONO CHE SIANO LE MINORI A SALIRE A COMO E A SPOSTARSI. IO SU QUESTO NON SONO D’ACCORDO PERCHE SULL’ATTO DI SEPARAZIONE è SCRITTO BEN CHIARO CHE DEVONO VENIRE LORO GIU.IN PIU PER QUEST’ESATE ANCHE IL MIO EX MARITO è D’ACCORDO CHE LE BAMBINE NON FACCIANO LE FERIE SU MA CHE VENGA LUI PERCHè GIA L’ANNO SCORSO LA PIU GRANDE NON VOEVA ANDARE E L’HANNO PORTATA CON LA FORZA. COME DEVO COMPORTARMI ? SE ANDIAMO IN CAUSA SECONDO LEI IL GIUDICE PUO DARMI RAGIONE DATO CHE NON HO MAI VIETATO IL DIRITTO DI VISITA?

    Rispondi
    • INOLTRE LA BAMBINA GRANDE NON VUOLE ANDARE PERCHè OGNI VOLTA LE FANNO DOMANDE SU DI ME SULLA SCUOLA DENIGRANDO LA SCUOLA DI GIU CON FRASI TIPO ERA MEGLIO LA SCUOLA A CANTU’ O DOMANDE SU ALTRE PERSONE CHE LA BAMBINA NON HA VOGLIA DI RISPONDERE IN PIU IN UN ANNO CHE SIAMO A NAPOLI HANNO CHIAMATO POCHISSIME VOLTE PER SENTIRE LE BAMBINE.

  35. Buongiorno, volevo sapere un informazione, ma se I due adolescenti di 16 e 14 non vogliono andare dai nonni, li possono obbligare? La ringrazio buona giornata

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  36. Buongiorno avvocato, I miei figli non vogliono andare dai nonni, visto che non andiamo più anche noi, dai miei genitori.. Possono obligarli ad andare dai nonni, se loro non vogliono? Anno 14 e 16 anni.. La ringrazio buona giornata

    Rispondi
  37. La ringrazio, perché mi hanno detto che vogliono chiedere ad assistenti sociali,.. Che noi siamo obbligati per legge a portare i nipoti.. La ringrazio ancora per la sua gentilezza

    Rispondi
    • Gli assistenti sociali sicuramente entreranno in gioco e cercheranno di far sì che i nipoti vedano i nonni. Di fronte però ad un rifiuto dei ragazzi non li si può costringere. Consigliabile, vista anche l’età, sarebbe quella di far sentire i ragazzi in tribunale

  38. La ringrazio ancora una volta per la gentilezza.. Un ultima domanda poi le. Prometto che non la disturberò più.. Ma assistenti sociali, cosa fanno ti portano via figli, scusi ma siamo ignoranti in materia.. Mi scusi ancora per le troppe domande.. La ringrazio

    Rispondi
  39. Mio socero a picheato mia figlia con la scopa e con i sheafi e Con le stropole e ame mi insultano di contino e bestemia me e mia figlia cosa poso fare .la picheata due giorni fa mia figlia a 10 anni

    Rispondi
  40. Buonasera avvocato,le sottopongo la seguente questione:
    Sono figlia di un padre diagnosi psichiatrica bipolare, con due ricoveri volontari presso struttura, ludopatico e alcolista.
    Ha frequentato prostitute in passato, ha una condotta che non condivido e abitudini malsane come la frequentazione quotidiana di bar.
    Come figlia non condivido e non voglio più spendere energie per riparare ai suoi errori.
    Per le ultime due diagnosi non esiste una certificazione se non prove negli anni dei disastri combinati (come figli ci siamo fatti donare la casa al 50% tra due figli con suo usufrutto fino a quando è in vita, per evitare che avendo liquidità se la possa giocare o sperperare denaro).
    Io sono la figlia con cui ha sempre avuto conflitti irrisolvibili e il rapporto è logorato.
    Durante la separazione dei nostri genitori anni fa, è stato denunciato per violenza domestica.

    Sono passati anni falla separazione, ma i rapporti che ho come figlia sono limitati dalla mia volontà di sopravvivenza.
    Sono diventata mamma e pretende di vedere mia figlia due volte la settimana perché è nei suoi diritti.
    Ho cercato di avere sempre un equilibrio mantenendo una due volte al mese, incontri non organizzati con anticipo, all aria aperta e o in zone pubbliche.
    Lui avanza richieste di entrare nella nostra routine e quotidianità ma non ce la potrei fare.
    Personalmente perdo la ragione quando si tratta di dover entrare in contatto con lui.
    Utilizza mio figlio come ricatto morale per ogni questione.
    Pensavo che le poche visite gli bastassero ma vuole sempre di più, e ogni volta che ci sentiamo mi minaccia di andare in tribunale, oltre ad altre bellissime cose.
    Come posso difendermi qualora andasse in tribunale?
    A cosa posso appellarmi ?
    Ci sono delle via d uscita per evitare che abbia pretese ?
    Aggiungo, essendo in cura da Psichiatra con psicofarmaci, può essere aiutato dalla sua dottoressa per pretendere qualcosa in merito al diritto di visita, dichiarando che vedere suo nipote migliorerebbe il suo stato di salute?

    La ringrazio

    Rispondi
    • Buongiorno sig.ra Camilla la situazione che mi rappresenta è a dir poco delicata visti i pregressi di suo padre che si è macchiato persino di violenza domestica. Ora visto quanto mi racconta su suo padre in linea generale vi sono i presupposti per sostenere che la frequentazione tra nipote e nonno nuoce al nipote. Ovviamente questo però ce lo dovrà dire uno specialista. Questo in linea generale anche in merito ad una eventuale difesa in tribunale La risposta alle sue domande, però, se deve avere una minima base di concretezza e specificità presuppone una conoscenza più approfondita della situazione e quantomeno un incontro di consulenza. Quindi può scrivermi a [email protected] qualora voglia approfondire la sua questione. Grazie per avermi scritto e per aver visitato il mio sito

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