Sara’ per il carico di lavoro che comunque non giustifica, sara’ per una diffusa superficialita’ che sembra aver colpito gli uffici giudiziari italiani o per motivi a noi sconosciuti ma sta di fatto che ultimamente, a Lucca,la Procura tende molto spesso a proporre archiviazione nei procedimenti promossi da privati a seguito di denuncia e questo anche dinanzi a casi di oggettiva responsabilita’ del reo.
Ed e’ cosi’ che dopo 3 anni e mezzo di indagini dove nulla si e’indagato e dove il querelante aveva denunciato dei soggetti X per calunnia e falsa testimonianza producendo la registrazione e la sbobinatura di una conversazione avuta con gli stessi e durante la quale costoro avevano rilasciato dichiarazioni poi smentite in udienza, la Procura ha deciso di proporre archiviazione.
Ed e’ cosi’ che di fronte ad una circonvenzione di incapace con tanto di ctu che conferma la tesi del querelante in sede civile, la Procura ha richiesto l’archiviazione.
Ed e’ cosi’ che di fronte ad una oggettiva falsa testimonianza con tanto di prove documentali alla mano la Procura, di nuovo, ha richiesto l’archiviazione.
Ecc. ecc. ecc.
Ed il sospetto che cio’, a parere di chi scrive, sia solo una scelta volta a togliersi di mezzo i procedimenti e non certo a verificare ed indagare effettivamente se vi sia stato o meno il reato denunciato e’ dato anche da un’altra circostanza.
Come e’ noto,siccome l’Italia e’ il paese della par condicio, e nel processo penale i diritti della difesa sono equiparati a quelli della accusa ( che bella favola!) la Procura in barba alle norme del codice di procedura penale che dettano tempi massimi per le indagini si prende , in realta’,tutto il tempo che vuole per fare Comoda,ente le sue indagini. Ed e’ cosi’ che si arriva dopo ben tre anni e mezzo a richiedere l’archiviazione di un procedimento senza aver svolto alcuna indagine. E’ una vergogna!!
Ma a fronte di questi tempi arbitrari e spesso lunghi la difesa ha solo 10 gg. per fare opposizione alla richiesta di archiviazione e se pensiamo che per ottenere le copie del fascicolo ci vogliono almeno tre giorni ( con costo triplo delle copie ), il tempo si riduce drasticamente.
A ridurre ulteriormente questo pochissimo tempo vi sono le strategie degli Uffici che, guarda caso, mandano le richieste di archiviazione spesso e volentieri il venerdi’ pomeriggio giocando sui giorni del week end.
E’ cosi’ capitato , proprio in questi giorni, che sia arrivata una richiesta di archiviazione al sottoscritto guarda caso il venerdi’ sera forse giocando anche sul fatto che se si considera il sabato la domenica ed il ponte dell’8 dicembre ( forse qualcuno avrebbe potuto programmare anche di andare via in questi giorni) di giorni ne rimangono solo 5 e dopo la richiesta copie, solo 2! Bella giustizia! Tesi ancor piu’ avvalorata dal fatto che recatomi in segreteria del pm il 7 l’ufficio era chiuso in quanto giorno prefestivo. A pensar male si fa peccato ma spesso e volentieri ci si indovina, diceva mia nonna.
Queste sono le circostanze che nuocciono alla giustizia a mio avviso. Si parla e si attuano spesso delle riforme inutili credendo di cambiare e migliorare il sistema. Di solito sono leggi che danno SOLO a noi legali e quindi ai cittadini che a loro si rivolgono tempi piu’ presssanti e modalita’ di presentazione degli atti piu’ stringenti.
Vogliamo parlare, ad esempio, dei vari filtri in appello ed in cassazione? Sono riforme volte a snellire i procedimenti perche’ se non si passa il filtro non si va a processo ed il famoso filtro viene ovviamente deciso in maniera del tutto “personale”dal giudice di turno.
Si potrebbe dire e si e’ detto che tale filtro – ma questo tanto per fare un esempio – e’ stato introdotto per eliminare i ricorsi ab origine infondati e quindi che venivano fatti tanto per fare.
Ma in realta’ credo che non sia questo il modo di affrontare il problema giustizia. Il cittadino chiede giustizia ai Tribunali perche’ la verita’ dei fatti venga accertata e le migliaia di preclusioni che vengono inserite dalle riforme nei processi, a mio avviso, non giovano alla verita’.
Tra l’altro – aggiungo – mai preclusioni o termini stringenti vengono imposti ai magistrati che possono protrarre le indagini anche senza far nulla per anni, che possono stare mesi senza sciogliere una riserva e che possono rinviare ad libitum una udienza fissata per la lettura della sentenza perche’ non hanno avuto tempo per redigerla.
Tutto questo non e’ giusto! Tutto questo non e’ giustizia!
Solo una volta mi e’ capitato, riallacciandomi al discorso di prima, di imbattermi in una velocita’ nel procedere che ha dell’incredibile.
Presentai una querela per un cliente per usura bancaria una mattina alle 9.00. Ebbene alle 12.00 mi era gia’ pervenuta la richiesta di archiviazione facendo presente che era stato anche sentito il consulente della procura per l’analisi dei conteggi .
Mi meravigliai di cotanta efficienza. Pensando che alle 9 avevo portato la querela in segreteria e che la stessa era stata assegnata al sostituto procuratore nominato che immediatamente, non avendo lavoro arretrato da svolgere, chiamo’ il proprio perito il quale, anch’egli era libero da impegni e quel giorno si precipito’ subito negli uffici della procura, fece la copia degli atti e si mise subito ad analizzare i carteggi ed ovviamente concluse che non c’era usura e che la perizia allegata dalla parte querelante era infondata. Dopo tutto questo lavoro velocissimo lo zelante procuratore aveva subito richiesto l’archiviazione che veniva recapitata via pec al sottoscritto dopo 3 ore dal deposito della querela.
Stavolta non si poteva dir nulla! La Procura aveva superato se stessa ma chissa’ perche’a me questo episodio non tmi ha tolto il dubbio che ho maturato negli anni……