Per quanto tempo conservare le bollette?
Siamo nell’era di Internet ma nonostante ciò la maggior parte di noi ha i cassetti pieni di ricevute: bollette, tasse, estratti bancari ecc. E quando i cassetti sono pieni si buttano vie tutte quelle ricevute magari sicuri del fatto di avere pagato tutto in quanto sulla bolletta c’era scritto “i pagamenti effettuati sono in regola”.
Questa dicitura non conta nulla e non vi tutela dal dover provare, se del caso, di aver pagato. Infatti può capitare che un bel giorno ci venga richiesto il pagamento di una vecchia bolletta scaduta ed a quel punto dobbiamo dimostrare di averla già pagata: ovvio che se abbiamo buttato via le ricevute sarà impossibile per noi dare questa prova.
Tra i casi più frequenti ad esempio vi è la richiesta del pagamento del bollo agli automobilisti o la notifica di una cartella esattoriale inerente ad una vecchia multa già pagata.
Oltre ai giochetti delle varie compagnie telefoniche per farci pagare dobbiamo anche tutelarci da richieste inattese.
Quindi la domanda sorge spontanea. Ma per quanto tempo debbo tenere le bollette?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo guardare alla prescrizione che il periodo di tempo nel quale, rispetto ad un pagamento, possiamo far valere i nostri diritti o ci possono richiedere la prova di un pagamento.
La durata media della prescrizione è di dieci anni ma vi sono anche tempi di prescrizione più brevi.
Vediamo quindi in pratica senza dilungarci tanto su dati tecnici quanto dobbiamo conservare le nostre ricevute.
Tassa nettezza urbana : 4 anni
Affitti e quote condominiali: 5 anni
Bollette elettriche, telefoniche e gas: 5 anni
Pagamenti effettuati tramite conto corrente : 5 anni
Ratei Assicurativi: un anno dalla scadenza
Pagamenti Irpef: 4 anni a partire da quello successivo alla dichiarazione
Iva: 3 anni a partire da quello successivo alla dichiarazione
Multe stradali: 5 anni
Bollo auto: 3 anni dalla scadenza
Ricevute alberghi e pensioni: 5 anni
Scontrini beni durevoli: 2 anni
Parcelle professionisti: 3 anni
Parcelle avvocati: 3 anni dalla fine del mandato
Onorari degli artigiani: 3 anni
Cambiali: 3 anni
Ricevute delle operazioni bancarie: 1 anno
Contratti vari: 5 anni
Certificato di garanzia: secondo la durata ma di solito 2 anni
Ricevute degli spedizionieri: 1 anno
Attestazioni contributi previdenziali: 10 anni dalla fine del rapporto di lavoro
Canone Rai: 10 anni
Ici: 4 anni
Polizze assicurative e contratti bancari: un anno dopo la scadenza.
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