La casa della famiglia non può essere assegnata al coniuge economicamente più debole senza un rapporto che possa essere giuridicamente rilevante con il proprietario. IL semplice possesso dell’immobile da parte della coppia non è sufficiente per ottenere l’assegnazione della casa. E’ questo il principio sottolineato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 17190 dell’11 agosto, la quale ha respinto il ricorso di una donna che chiedeva l’assegnazione della casa dove viveva con il marito senza un contratto di locazione o comodato. Quindi non può assegnarsi al coniuge la casa appartenente ad un terzo proprietario, sempre e comunque, ma solo in presenza di un rapporto giuridicamente rilevante tra il terzo e uno dei coniugi.
No all’assegnazione della casa se questa è di proprietà di un terzo
Vuoi saperne di più?
Richiedi una consulenza