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La difficile ricerca della Giustizia nei Tribunali

La Giustizia con la G maiuscola non è di questo mondo e per chi avesse qualche dubbio in merito i Tribunali sono lì a ricordarglielo. Ed è così che si assiste a processi dove gente ubriaca accusa di rapina terze persone e a cui viene persino creduto; processi in cui si sostiene che Tizio ha falsificato un documento pubblico dove i documenti che si sarebbero falsificati non esistono; processi dove Tizio viene imputato di aver falsificato la firma di Caia nonostante la perizia del Pubblico Ministero dica il contrario e chi più ne ha più ne metta. La Giustizia terrena, quella che si trova nei Tribunali, non è qualcosa di elevato di cui andare fieri ma qualcosa, anzi, da temere e da cui star lontani. Anche perchè non è così scontato nè ovvio che chi ha ragione poi la trovi nelle aule dei Tribunali e nemmeno dimostrare circostanze ovvie a chi, spesso, la mattina dell’udienza non si è degnato nemmeno di leggere le carte : ovviamente ci si riferisce al Giudice del caso. Un vecchio detto noto nei corridoi giudiziari dice : ” meglio una cattiva transazione che una causa”: e se questa regola ha retto il tempo ci sarà un perchè. Ma allora che fare quando si ha necessità di far valere i propri diritti? Sicuramente prima di tutto cercare di risolvere la situazione con l’ausilio del proprio legale in via stragiudiziale e quindi di risolvere il tutto transattivamente. Questo modo di operare è tipico delle grandi aziende che ritengono gli strascichi giudiziari dannosi. Se proprio non si riuscisse a risolvere transattivamente la questione, ma solo allora, si dovrà necessariamente andare in Tribunale sperando che la fortuna ci assista, perchè come recita l’inizio del famoso film di Woody Hallen , Match Point, la gente sottovaluta l’importanza della fortuna nelle cose. Importante è avvicinarsi con cautela alla azione giudiziaria sapendo che anche se si ha ragione si corrono comunque rischi in quanto una cosa è la verità reale ed altra quella giudiziaria che va dimostrata , capita e interpretata da un terzo soggetto che non ha vissuto in prima persona la vicenda e che forse non gliene frega più di tanto. La situazione potrà cambiare? Sicuramente la varie riforme che ciclicamente si susseguono , forse più per la felicità di chi organizza i vari corsi di aggiornamento e testi per i professionisti, non servono ne aiutano ad impratichirsi e rendere più snella la procedura e la conoscenza della legge da parte degli operatori. Il problema è purtroppo soggettivo e quindi troviamo bravi giudici che fanno il loro lavoro, studiandosi le carte, prendendosi la propria responsabilità nel decidere ( responsabilità comunque relativa in quanto non vi sono conseguenze pratiche nel caso in cui decidano male) mentre altri sono totalmente negligenti nel loro lavoro. Sicuramente responsabilizzare i giudici sarebbe una soluzione perchè chi sbaglia deve pagare,come facciamo Noi cittadini. Se i giudici pagassero di tasca i propri errori sicuramente avrebbero più “paura” e quindi almeno le carte se le studierebbero. Le elezioni di questi giorni certamente non cambieranno la situazione, almeno nella immediatezza anche perchè il tema Giustizia è lasciato da sempre un pò in secondo piano. Si pensi a quanto siamo datati i nostri codici per rendersi conto che non vi è mai stata una vera attenzione al problema . Non ci rimane che prendere consapevolezza del problema, lottare uniti per combatterlo ( soprattutto i professionisti del settore) e sperare che nel futuro vi siano davvero riforme concrete che aiutino a risollevare quella giustizia oggi persa ma a cui aspira ogni Uomo che varca la soglia dei Tribunali di questo mo

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