Può il padre di figli minorenni vedersi assegnata la casa familiare anche in assenza di affidamento congiunto dei figli?
A questa delicata domanda bisogna preliminarmente premettere che di solito la casa viene assegnata al genitore affidatario e/o collocatario dei figli in quanto l’assegnazione è strumento volto a tutelare i minori facendoli crescere in un ambiente loro conosciuto -familiare – evitando di provocare in essi il trauma del cambiamento di abitazione dopo la separazione dei genitori.
Quindi non facile è ottenere per il padre non affidatario o comunque anche in caso di affidamento congiunto ,non collocatario dei propri figli, l’assegnazione della casa.
Vi sono però alcuni accadimenti che possono indurre il Presidente in sede di provvedimenti provvisori ed urgenti, prima, ed il GI , dopo, a lasciare la casa nella disponiblità del padre.
E’ il caso in cui la moglie si sia allontanata volontariamente dalla propria abitazione permanendo in essa il padre.E’ ciò che ha deciso il Presidente del Tribunale di Lucca in sede di provvedimenti provvisori ed urgenti in un caso in cui Tizio, inizialmente lasciato fuori di casa dalla moglie che si voleva separare, era riuscito ad entrare in casa fermamente volendo rimanere in detta abitazione a dormire in quanto non aveva altro luogo in cui andare. Di fronte a tale decisione la moglie decise di non voler rimanere un istante di più insieme al marito in quella casa e pertanto ritornò, insieme ai figli, dai propri genitori. Tale allontanamento, del tutto volontario e spontaneo, è stato il frutto di una scelta che Caia ha preso volontariamente non essendo stata costretta ad andarsene ( circostanza che avrebbe ribaltato la decisione del giudice).
Infatti la giurisprudenza ha stabilito che quando l’allontanamento è spontaneo non si ha diritto poi, in seguito ad un ripensamento, alla assegnazione della casa familiare.