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Problemi con il broker: ecco la soluzione

Anche se non è così frequente, può capitare di avere problemi con il proprio broker ed in tal caso sapere come muoversi è di fondamentale importanza.

Primo passo: evitare problemi

La preparazione sui mercati e sapere bene cosa si fa e con quali strumenti si opera, porta, nella maggior parte dei casi, a ridurre drasticamente i casi di contestazione. Se si hanno dei dubbi, prima di operare, è sempre meglio contattare la propria banca o broker e di formarsi: spesso il broker offre gratuitamente webinar formativi.

Ad esempio IG, broker che mi consiglierei sicuramente di consigliare anche per l’implementazione di ciò che viene definito stop garantito, ogni mese offre webinar formativi gratuiti sia ai propri clienti che non.

Consiglio: prima di effettuare una operazione, è sempre bene osservare lo spread dato dal bid/ask e valutare la possibilità di un’ordine limit. Considerare, poi, la liquidità del mercato del prodotto finanziario che si vuole tradare nonchè gli orari di contrattazione è la base per operare. Infatti, operare fuori dai normali orari di trading può comportare prezzi sfavorevoli anche per eventuali gap di apertura.

Problem Resolving

Se dovesse sorgere qualche problema, la prima cosa da fare è contattare il broker ed esternare i propri dubbi in maniera oggettiva documentando il tutto. La statistica dimostra che spesso, in questa modalità, si giunge ad un accordo anche se la responsabilità del broker è minima o del tutto assente. Se il servizio cliente non vi ha soddisfatto è possibile contattare il Dipartimento di Compliance o l’amministrazione del broker.

Una volta proposto reclamo che succede?

Senza andare a sviscerare le procedure interne del broker per la gestione reclami, nel giro di poco tempo si verrà contattai per chiedere spiegazioni sui fatti e proporre una soluzione. Tutti i reclami vengono registrati in un apposito registro e sono un bene prezioso per il broker che, in questo modo, va a limare eventuali falle.

Di solito nel giro di 2/3 giorni la contestazione viene chiusa.

Azione legale

Se le procedure di cui sopra non hanno portato a soluzioni soddisfacenti, si dovrà procedere legalmente.

Alcuni investitori sono assicurati per le spese legali ma, per mia esperienza, ho notato che le condizioni assicurative, spesso, escludono le controversie correlate all’acquisizione, conversione, gestione e finanziamento degli investimenti.

Arbitro Bancario Finanziario

Se un cliente lamenta inadempienze da parte della banca, sempre che si tratti di questioni successive al 2009, può adire l’ABF.

Pare dire una cosa scontata ma che comunque tengo a chiarire per i meno esperti. La banca con i vostri soldi fa operazioni di trading. Quando vi propongono la polizza a scadenza vincolata, o quel determinato prodotto che vi renderà la favolosa cifra dello 0,002% annuo, in realtà la banca trae un vantaggio enorme da questa operazione in quanto usa i vostri soldi per farli fruttare sui mercati finanziari. Un trader professionista riesce a fare circa il 70% annuo sul capitale. Quindi capite quale sia il guadagno della banca da questa operazione e quale sia il vostro: in pratica vi lasciano le briciole!

Detto questo, quindi la banca può essere colei che investe i vostri denari e quindi opera sul mercato finanziario. Per questo le contestazioni possono riguardare direttamente l’istituto finanziario e si può ricorrere all’ABF.

Associazione CFD e Derivati

L’associazione CFD e l’Associazione derivati Tedesca (DDV) assistono gli investitori avendo come scopo quello di garantire la protezione degli investitori, garantendo la tradabilità dei propri CFD. Se il trading è interrotto da eventi del mercato, provvederanno a comunicarlo ai clienti, così come comunicheranno i casi di particolare rischiosità, oltre il consentito, del prodotto finanziario. Inoltre l’associazione CFD ci può dare un’aiuto su chi contattare in caso di problemi.

L’Autorità di Supervisione Finanziaria (Bafin)

Altra procedura è quella dell’arbitrato con l’ Autorità di Supervisione Finanziaria

Il collegio arbitrale si occupa delle controversie relative alle disposizioni del codice di investimento del capitale, delle transazioni bancarie e servizi finanziari. Il procedimento è molto snello e celere. Per contattare l’ufficio di conciliazione si può usare il seguente indirizzo: [email protected]

La Piattaforma Europea per la soluzione delle controversie

Attraverso questa piattaforma, i consumatori possono raggiungere una soluzione in tempi brevi e con costo basso. Non vi è obbligo di partecipare a questa modalità di risoluzione delle controversie e quindi il broker potrebbe anche rifiutarsi di aderire. Per essere sicuri il consiglio è quello di contattare previamente il broker per sapere se aderisce a tale piattaforma.

Ricorrere in Tribunale

Altra possibilità è quella, poi, di ricorrere dinanzi al Tribunale competente. Anche se inserita per ultima, tra le ipotesi sopra esposte, a volte è la strada da preferire, a seconda dei casi.  V’è anche da dire che, prima di adire la via giudiziaria, per legge è obbligatorio proporre una procedura di mediazione presso un’organismo abilitato e quindi non è detto che poi si debba arrivare ad intraprendere un giudizio.

Conclusioni

Sicuramente in caso di contestazione con il proprio broker le strade da percorrere possono essere diverse e non sempre di facile scelta.

Il fai da te, almeno che non si sia del settore ed esperti, non è mai consigliabile e bisogna sempre tenere in mente la prima delle regole: la contestazione deve essere oggettiva.

Se si investe in un prodotto finanziario ma non si hanno le competenze per operare, non si conosce lo strumento ecc. se l’operazione va male non ci si potrà lamentare in alcun modo: l’investimento è una operazione responsabile ove ognuno se ne assume la responsabilità.

Diverso il caso di prodotti finanziari proposti dalle banche ma qui va fatta attenzione al MIFID in quanto le banche sono solite catalogare i propri clienti – che firmano senza saperlo – su profili di rischio non reali. In questi casi l’azione di responsabilità è sicuramente possibile anche se non è una azione di facile soluzione.

Un’ultima considerazione

Sul web si trovano molti annunci di persone che avrebbero guadagnato migliaia di euro al mese facendo trading e che promettono risultati nel giro di poco.

Non credetegli!!

Il trading è un lavoro e come tale va affrontato sotto tutti gli aspetti.

Studio, passione e dedizione costante portano, sicuramente, a risultati impensabili per la maggior parte dei lavori ma solo un atteggiamento di tal tipo e professionale può portare frutti.

Conseguentemente anche la preparazione per il nuovo lavoro che si va ad imparare deve essere approfondita, costante e soprattutto non può limitarsi a pochi mesi.

L’immagine dell’omino sotto l’ombrellone che con il computer trada in pochi minuti e guadagna godendosi il sole è un’immagine confezionata per far abboccare gli allocchi e poichè ve ne sono molti, il mare è pieno di pesci.

Se pensate questo del trading, non tradate e fate altro!

Diversamente può essere un’ottima opportunità sia in termini di soddisfazione personale ed economica.

Per assistenza legale in materia potete contattare lo Studio al seguente indirizzo email:

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