Alla faccia della segretezza della indagini…
E’ questa la prima frase che mi è venuta in mente quando un cliente ieri mi ha telefonato facendomi presente che sul giornale si parlava di una indagine ove lui era coinvolto. Ma partiamo dall’inizio…..
Sabato 9 agosto…… un mio cliente che era stato accusato e poi assolto per il reato di adunanza sediziosa durante la manifestazione di Salvini a Viareggio, mi telefona facendomi presente che sul quotidiano La Nazione si parlava di una nuova indagine in corso nei confronti di coloro – tra cui lo stesso mio assistito – che erano stati portati a processo per la contestazione suddetta.
La cosa sconcertante era che nè il sottoscritto in qualità di difensore nè tantomeno il cliente come diretto interessato ne sapeva qualocosa ma……in compenso…..lo sapeva il giornale!
Eppure nel nostro codice si parla di segretezza delle indagini, di privacy e di bei concetti che però in pratica non vengono attuati.
E non è certamente la prima volta che accade
Altro caso inquietante…
Mi ricordo di una mattina che stavo andando in Corte di Appello a Firenze quando un mio cliente mi telefona facendomi presente che lo stavano arrestando in quanto accusato di associazione a delinquere con l’aggravante del 416 bis.
Terminata la telefonata mentre mi dirigevo al lavoro mi chiamò una giornalista che sapeva già dell’accaduto ed anche della nomina del sottoscritto e la cosa bella è che durante il viaggio di ritorno da Firenze la giornalista mi fece recapitare, via email, anche l’ordinanza cautelare che io non avevo ancora.
Alla faccia della segretezza delle indagini!
Ora che un indagato debba sapere dell’indagine in corso nei suoi confronti dal giornale e che i giornalisti sappiamo le notizie prima dei diretti interessati è una cosa davvero sconcertante.
Poi, però arrivano i controlli sulla privacy perchè magari hai una cartellina sulla scrivania in bella vista mentre ci lavori.
E’ la solita Italia con due facce, delle leggi ad personam, delle regole da rispettare per gli altri ma non per tutti dove gli Uffici che dovrebbero essere garanti non lo sono affatto ma anzi sono i primi a violare le regole.
Tutto questo fa sicuramente riflettere anche su come una persona mediaticamente può essere messa al bando per far notizia ( notizia che scomparirà o sarà relegata in poche righe qualora venga assolta dopo anni di processo).