Divorzio breve alle porte.

Dopo molta attesa sembra in porto l’approvazione del divorzio breve che porta da tre anni ad uno il periodo di  separazione tra i coniugi finalizzato allo scioglimento del matrimonio. Questo termine di un anno si dovrà applicare solo se la coppia non ha figli minorenni in quanto diversamente, il periodo diverrebbe di due anni e non più di uno.  In realtà non ha molto senso questa diversificazione di tempo a seconda della sussistenza di figli minori o meno all’interno della coppia in quanto non è certo con un tempo maggiore che i figli vengono tutelati. Infatti, intervenuta la separazione gli ex coniugi vivranno separati e di fatti il divorzio produce effetti molto che nella quotidianità influiscono relativamente, salvo il caso in cui ci si rivoglia risposare.  La proposta di legge stabilisce inoltre che la comunione tra i coniugi cessi nel momento in cui il magistrato li autorizza a vivere separati. Le statistiche dei matrimoni falliti sono sempre in aumento : un matrimonio su 4 finisce male e la legge non può che cercare di trovare un rimedio alla gestione dei rapporti,non potendo certo evitare la rottura del coniugio: rimedio ad oggi ancora da ricercare stante la difficoltà di prevedere tutte le situazioni possibili che si possono verificare in questi casi e soprattutto di sedare l’animo degli ex coniugi e il loro spesso mai sopito rancore .