Un correntista – B.G. – riceveva dalla banca lettera di messa in mora con la quale si richiedeva il pagamento della cifra restante a seguito di mutuo contratto dallo stesso anni prima a fronte della sospensione delle rate mensili previste nel contratto.
Fatto esaminare il contratto di mutuo, lo stesso risultava essere affetto da usura pattizia e pertanto era legittima la richiesta di tutti gli interessi sino allora corrisposti che, di fatto, azzeravano il credito vantato dalla banca.
Dopo aver formalizzato il reclamo inviando una raccomandata all’istituto di credito, l’avvocato Bartolini che difendeva i diritti del correntista, proponeva istanza di mediazione a cui la banca partecipava.
A seguito di lunga trattativa durata tre incontri, la banca ammetteva la propria responsabilità e pertanto veniva redatto un verbale di transazione nel quale la banca rinunciava al proprio credito compensandolo con quanto dovuto da B.G. per il reato di usura.