A.D. veniva tratto giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta documentale in quanto il curatore sosteneva che, dichiarata fallita la società ove A.D. aveva ricoperto per un determinato periodo la qualità di amministratore, la documentazione obbligatoria non gli era mai stata consegnata così impedendomi di effettuare le dovute ricostruzioni dei movimenti societari.
L’accusa sosteneva che, anche se A.D. formalmente risultava amministratore della predetta società solo per un determinato periodo, in realtà questi era stato amministratore di fatto anche nel periodo successivo e che quindi si era reso responsabile di non aver tenuto, conservato e poi consegnato i documenti obbligatori al curatore.
A.D. si rivolgeva all’Avvocato Bartolini per difendersi nel giudizio contro di lui promosso.
La difesa di A.D. sosteneva nel processo che non vi era prova che questi fosse stato amministratore di fatto ma anzi riuscendo a dimostrare come la tesi dell’accusa fosse totalmente infondata e che vi erano elementi che in realtà facevano supporre ben altro.
Al termine di svariate udienze il tribunale accoglieva la tesi sostenuta dalla difesa assolvendo A.D. con formula piena dal reato di bancarotta fraudolenta