Figlio con contratto a termine: sono ancora obbligato al mantenimento?
Se il figlio ha trovato lavoro e viene assunto con contratto a termine, sono ancora obbligato al mantenimento?
Nell’intricato scenario delle dinamiche familiari post-separazione, emerge una questione tanto delicata quanto rilevante: il mantenimento del figlio maggiorenne che ha intrapreso un percorso professionale, seppur con un contratto a termine. Questo momento di transizione, segnato dall’ingresso del figlio nel mondo del lavoro, solleva dubbi e perplessità tra i genitori, in particolare riguardo alla continuazione, o meno, dell’obbligo di versare un assegno di mantenimento.
Questa situazione, comune a molte famiglie, si presenta come un vero e proprio crocevia, segnando un potenziale punto di svolta nelle responsabilità finanziarie dei genitori separati.
La questione centrale ruota intorno alla persistenza dell’obbligo di mantenimento: rimane tale obbligo per il genitore non convivente nei confronti di un figlio maggiorenne che, benché abbia raggiunto una forma di indipendenza economica tramite un impiego a termine, si trova in una situazione di precarietà lavorativa?
Ormai tutti sanno che il raggiungimento della maggiore età non equivale a autosufficienza anche per coloro che hanno deciso di non continuare gli studi.
Per rispondere alla domanda che ci siamo posti, dobbiamo fare un ragionamento partendo da un principio sancito dalla Cassazione (sentenza n. 40282/2021) secondo il quale dopo la maggiore età i figli debbono fare tutto il possibile per raggiungere l’autosufficienza economica.
Con questo principio quindi si continua comunque a sancire l’obbligo di mantenimento del figlio sino alla sua autonomia ma si dà un compito anche a questi e cioè quello di non stare tutto il giorno con le mani in mano ma di farsi parte attiva per trovare lavoro.
Partendo da questo punto fermo è logico che anche un contratto a termine possa rappresentare un ingresso nel mondo del lavoro e che sia prova che il figlio è ormai in grado di lavorare, trovarsi una occupazione e camminare con le sue gambe.
Entrando di fatto nel mondo del lavoro non si ha più l’obbligo di mantenimento se lo stipendio è adeguato così come la durata del contratto seppur a termine.
Interruzione del mantenimento del figlio maggiorenne con contratto a termine: facciamo un esempio
Facciamo un esempio.
Poniamo il caso di un padre che deve versare un assegno di mantenimento di 400 euro mensili per il figlio ormai maggiorenne.
Il figlio trova un lavoro a termine per un anno, con possibilità di rinnovo e con uno stipendio di 1000 euro.
In questo caso il padre avrebbe diritto di interrompere il mantenimento.
Quanto ti ho appena detto è un esempio di un caso reale che è capitato ma ogni caso è a sé e non si può mai generalizzare.
Proprio per questo motivo se sei in una situazione simile la miglior cosa è quella di sottopormi il Tuo caso scrivendomi a:
Ma voglio esserti ancora più di aiuto rispondendo ancora a due domande che probabilmente ti saranno balenate in testa.
E se il contratto non viene rinnovato che succede?
La possibilità di perdere il lavoro è sempre presente indipendentemente dal contratto stipulato. Pertanto, il mancato rinnovo non riesumerà l’obbligo di mantenimento giuridicamente parlando in quanto, poi, moralmente ci si aspetta che un genitore non lasci mai in difficoltà il proprio figlio.
E se il lavoro è stagionale?
Per la giurisprudenza questo tipo di contratto, in linea generale, non consente al figlio di essere economicamente autosufficiente e non comporta l’obbligo di mantenimento. Certo è che vi sono delle zone in cui il lavoro è prevalentemente stagionale (si pensi alle città di mare) e dove molti lavorano solo stagionalmente. In questo caso sarà necessario magari dimostrare l’impiego stagionale non limitato ad una sola stagione.
Ma attenzione, la risposta è diversa per i lavori stagionali, di breve durata. Sempre in base all’orientamento della Cassazione, questo tipo di contratto non consente al figlio di diventare economicamente indipendente e, quindi, non comporta la sospensione dell’obbligo di mantenimento.
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