Affidamento SUPER ESCLUSIVO: Tutto ciò che devi Sapere
In un precedente video ti ho parlato di come l’affidamento condiviso sia ormai da molti anni la regola nel nostro ordinamento e di come l’affidamento esclusivo sia ormai una eccezione che si può ottenere solo in casi particolari.
Ma oltre all’affidamento condiviso ed esclusivo esiste un altro tipo di affidamento?
Devi sapere che accanto alle ipotesi di affidamento condiviso ed esclusivo il nostro ordinamento prevede una terza ipotesi di affidamento, quello che viene chiamato affidamento superesclusivo.
Affidamento Super esclusivo: come è nata l’idea
Quando si parla di affidamento esclusivo vuol dire che le decisioni riguardanti la vita del figlio vengono prese solo da un genitore e non da entrambi come è la regola.
L’articolo del codice che qui ci interessa è il 337 quater c.c. il quale stabilisce che
“Il giudice può disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento motivato che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore “.
Sempre tale articolo recita poi che “Salvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni di maggiore interesse per i figli sono adottate da entrambi i genitori. Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto ed il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse”.
Ed anche l’ultimo comma dell’articolo 316 del codice civile stabilisce che “Il genitore che non esercita la responsabilità genitoriale vigila sull’istruzione, sull’educazione e sulle condizioni di vita del figlio “.
Proprio sulla base di questo articolo e sul fatto che la norma dice espressamente “salvo che non sia diversamente stabilito” ha fatto nascere in giurisprudenza, l’idea che si potesse anche prevedere un terzo genere di affidamento, e cioè l’affidamento super esclusivo.
Cos’è l’affidamento super esclusivo del figlio minore
L’affidamento super esclusivo, anche detto affidamento esclusivo rafforzato, è una eccezione nella eccezione.
Se infatti la regola è l’affidamento condiviso e l’eccezione è l’affidamento esclusivo, quello esclusivo è ancor più raro ottenerlo e ciò presuppone che vi siano serie probabilità di arrecare al minore un grave pregiudizio mediante l’affidamento condiviso o l’affidamento esclusivo “ordinario”.
E’ una decisione che può essere intesa come una alternativa alla perdita della responsabilità genitoriale
Un caso pratico che ho affrontato
La madre, affetta anche da alcoolismo, trascurava non poco i figli disinteressandosene completamente.
Con ricorso avevo sostenuto l’incapacità genitoriale della madre ma non solo. Anche il fatto che la stessa poteva nuocere ai propri figli tenendo un comportamento altamente lesivo per una crescita dei minori sana ed equilibrata.
Il fatto che la madre facesse uso eccessivo di alcool sottoponeva i figli in una situazione di grave disagio quando erano con la madre ed impossibile era ogni dialogo con la stessa per discutere del bene dei propri figli.
Ovviamente riuscii ad ottenere l’affidamento esclusivo dei bimbi al padre senza preventiva consultazione della madre nonché l’obbligo di un contributo al mantenimento a carico della madre.
La situazione familiare che si era andata a creare oltre alla prova dell’uso eccessivo di alcool che la madre faceva costantemente hanno portato ad ottenere un affidamento superesclusivo dei figli al padre.
I comportamenti diseducativi di un genitore
Se la madre, ad esempio, ostacola in tutti i modi il diritto di visita del padre ed inoltre non dà alcun principio educativo al proprio figlio ma anzi tiene comportamenti tali che possono nuocere alla sua salute, una decisione di affidamento super esclusivo sarà più che giusta.
Ad esempio, è stato dato l’affidamento super esclusivo ad un padre nel caso in cui la madre non solo gli ostacolava di vedere sua figlia ma inoltre questa veniva costantemente alimentata con cibi spazzatura a tal punto che l’avevano fatta diventare obesa già da piccola con problemi per la sua salute.
Il clima familiare conflittuale e l’inadempimento dei doveri e obblighi di genitore
Alla base della decisione di disporre un affidamento super esclusivo vi è sempre una situazione familiare borderline e compromessa tanto da dover determinare una decisione così grave come è quella dell’affidamento super esclusivo.
Cosa comporta l’affidamento super esclusivo
L’affidamento super esclusivo, come già detto, è una forma di affidamento esclusivo rafforzato. In tale forma il genitore unico affidatario assume autonomamente le decisioni di maggior rilevanza per il figlio minore senza il coinvolgimento dell’altro genitore. Il genitore non affidatario, pur rimanendo titolare della responsabilità genitoriale, non la può esercitare. L’altro genitore lo escluderà dalla maggior parte delle questioni inerenti il figlio.
I presupposti dell’affidamento super esclusivo
Il giudice dispone per l’affidamento esclusivo del minore quando ritiene che l’affidamento condiviso sia pregiudizievole per il minore.
Un esempio può essere la grave conflittualità nel rapporto del genitore con rilevanze anche penali. Oppure l’elevata carenza delle capacità genitoriali di un genitore.
La grave conflittualità esistente tra i genitori e la commissione di reati da parte dell’uno nei confronti dell’altro costituiscono fatti tali da poter fondare la domanda di affidamento esclusivo
Tieni presente che la conflittualità deve essere grave in quanto altrimenti si applicherà comunque la regola dell’affidamento condiviso.
Una conflittualità talmente grave da alterare e a porre in serio pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli, e, dunque, tali da pregiudicare il loro interesse”.
Alienazione parentale e affidamento super esclusivo
L’alienazione parentale e l’affidamento super esclusivo sono due temi che si incontrano molto facilmente.
La sindrome da alienazione parentale non è di per sé sola sufficiente a giustificare l’emanazione di un provvedimento di affidamento super esclusivo del figlio minore.
La cassazione sul punto ha affermato che
“In tema di affidamento di figli minori, qualora un genitore denunci comportamenti dell’altro genitore, affidatario o collocatario, di allontanamento morale e materiale del figlio da sé, indicati come significativi di una sindrome di alienazione parentale (PAS), ai fini della modifica delle modalità di affidamento, il giudice di merito è tenuto ad accertare la veridicità del fatto dei suddetti comportamenti, utilizzando i comuni mezzi di prova, tipici e specifici della materia, incluse le presunzioni, ed a motivare adeguatamente, a prescindere dal giudizio astratto sulla validità o invalidità scientifica della suddetta patologia, tenuto conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche la capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore, a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena”.