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Assegno unico in pillole

Assegno unico: cos’è?

Il Consiglio dei Ministri, in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46, ha approvato il decreto legislativo che istituisce l’assegno unico e universale che sostituisce e ingloba diversi misure tra cui gli assegni al nucleo familiare e assegni familiari, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori riconosciuti dai comuni, oltreché assegno di natalità e premio alla nascita.

La dichiarazione ISEE non è necessaria

Il decreto introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Infatti contestualmente
alla presentazione della domanda per l’assegno unico per i figli, i richiedenti dovranno allegare anche la dichiarazione Isee per stabilire l’importo dell’assegno.

Chi è sotto i 15mila euro con la dichiarazione otterrà il massimo dei benefici, oltre i 40mila si avrà comunque diritto all’importo minimo.

Tuttavia, chi non la presenta riceverà comunque l’assegno calcolato al minimo dell’importo.

Ho già trattato l’argomento in merito a chi può ottenere l’assegno unico, articolo che ti invito a leggere per approfondire l’argomento: assegno unico familiare, chi lo può ottenere?.

Vediamo, ora, invece quando spetta.

Quando spetta?

L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza.
È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni:

  • il figlio maggiorenne frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.

Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito.

Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. Inoltre, è previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.

Per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori.

La domanda per il risconoscimento

La domanda per il riconoscimento dell’assegno potrà essere presentata a decorrere dal 1° gennaio 2022, in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato e ne potranno fare richiesta sia i lavoratori dipendenti che autonomi.

Quanto ci si può aspettare di ricevere?

Una famiglia con un Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con un figlio, 350 con 2, 610 con 3 e 970 con 4.

A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma di età inferiore a 21 anni.

I nuclei che superano i 40mila euro di Isee invece riceveranno per l’assegno unico 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli.

Anche in questo caso vanno aggiunti i 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni mentre non viene prevista la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori.

La formula dell’assegno unico 2022 prevede che, le famiglie che hanno figli disabili riceveranno l’assegno unico senza limiti di età dei figli.

Per i figli minori a carico si ricevono 105 euro al mese in più in caso di non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave e 85 euro in caso di disabilità media.

Per figli maggiorenni disabili, e fino a 21 anni, si riceveranno 50 euro al mese in più (che si sommano all’assegno previsto tra i 18 e i 21 anni) mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee che andrà da 85 a 25 euro al mese.

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