SFRUTTAMENTE DELLA PROSTITUZIONE: ASSOLTO CON FORMULA PIENA

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A seguito di denuncia sporta da due persone, un cittadino brasiliano – D.L.C. – era stato rinchiuso in carcere per il reato di sfruttamento della prostituzione in applicazione della misura cautelare disposta dal PM.

L’indagato si rivolgeva all’Avv. Bartolini il quale, nell’attesa che venisse fissato il processo, riusciva a far scarcerare il proprio assistito dapprima, ottenendo la misura attenuta degli arresti domiciliari e, successivamente, la revoca completa del provvedimento.

Veniva pertanto fissato il processo in cui il PM sosteneva la responsabilità dell’imputato sulla base delle dichiarazioni rese dai denuncianti e da alcuni riscontri che erano stati svolti dalla Polizia Giudiziaria che, a suo dire, avrebbero confermato la veridicità delle denunce.

Durante l’udienza in cui i denuncianti vennero sentiti la difesa di D.L.C. era riuscita a far cadere i testi in contraddizione tanto da non essere più credibili.

Il tribunale assolveva pertanto l’imputato con formula piena. Per il danno subito a seguito dell’incarcerazione l’Avv. Bartolini proponeva richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione che veniva riconosciuta dalla Corte di Appello di Firenze. In attesa del pagamento risarcitorio il cittadino brasiliano moriva e sul blog Legalius veniva denunciata questa inefficienza e lentezza dello Stato Italiano a pagare il dovuto a queste vittime di ingiustizia. L’Avv. Bartolini riceveva per questa denuncia i ringraziamenti del Consolato Brasiliano seppur con il dispiacere di non aver potuto consegnare materialmente al proprio cliente l’assegno risarcitorio.

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