ACCUSATO DI AVER FALSIFICATO UN ASSEGNO VIENE ASSOLTO CON FORMULA PIENA

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V.C. veniva accusato di aver falsificato un assegno che gli era stato consegnato in bianco a garanzia di un pagamento di lavori da questi eseguiti.

Poiché il pagamento per i predetti lavori non era stato effettuato, V.C. aveva messo all’incasso l’assegno ricevuto che veniva bloccato e quindi non pagato a seguito di denuncia presentata dal traente il quale aveva sostenuto che tale titolo era stato riempito arbitrariamente da V.C. senza sua autorizzazione.

V.C. veniva pertanto processato e si rivolgeva all’Avv. Bartolini per la propria difesa.

L’Avv. Bartolini riteneva, essendone convinto, che V.C. non avesse alcuna responsabilità essendo tutto il processo solo un pretesto che il traente aveva messo su per non adempiere ai propri obblighi e non essendovi prova alcuna che quell’assegno fosse stato riempito da V.C. e non da altri.

Il Tribunale alla fine di un lungo processo assolveva V.C. con formula piena per non aver commesso il fatto. Conseguente V.C. proponeva denuncia per calunnia nei confronti del traente, processo attualmente ancora in corso.

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