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Ryanair : come tutelarsi

Rynair: come tutelarsi in caso di cancellazione o ritardo dei voli?

In questi giorni sono stati cancellati numerosi voli da parte della Rynair. Il piano di cancellazione dei voli prevede la soppressione di 702 i voli che la compagnia irlandese cancellerà da e per l’Italia sino al 28 ottobre.

Per chi deve viaggiare in questo periodo, quindi, è bene fare un vademecum su cosa si può fare in caso di cancellazione del volo.

Prima di tutto bisogna tener presente che in caso di cancellazione dei voli la compagnia deve portare il cliente a destinazione con un volo successivo o pagargli un volo sostitutivo con altre compagnie oppure rimborsare il prezzo del biglietto.

Se il volo sostituito partisse in altra data rispetto a quella programmata , il passeggero avrebbe inoltre diritto all’assistenza e cioè a vedersi pagati cibo, bevande e albergo.

Ma un ritardo o un volo annullato possono voler dire riunioni di lavoro saltate, ferie rovinate ecc. Quindi è possibile anche richiedere il risarcimento per danno che in verità , più propriamente, in questo caso è più un indennizzo che un vero e proprio riscarimento.

L’indennizzo però non è dovuto in questi casi:1) se la compagnia ha notificato la cancellazione almeno due settimane prima; 2)almeno una settimana prima proponendo un volo alternativo entro 4 ore rispetto quello cancellato; 3)meno di una settimana prima, ma proponendo un’alternativa entro 2 ore rispetto il volo cancellato.
L’indennizzo a cui i clienti hanno diritto varia dai 250 ai 600 euro in base alla tratta: se il passeggero doveva viaggiare entro i confini dell’Unione Europea per una distanza non superiore a 1500 chilometri allora ha diritto all’indennizzo di 250 euro; se la distanza supera i 1500 chilometri la somma sale a 400 euro. In caso di voli intercontinentali spettano al passeggero 400 euro se la distanza è tra i 1500 e i 3500 chilometri; quando si tratta di una distanza superiore il risarcimento è di 600 euro.
Ma come ottenerlo?

Per prima cosa bisogna scrivere un reclamo alla compagnia con obbligo della stessa di rispondere entro sei settimane; se non lo fa il passeggero può appellarsi all’Ente di controllo dell’aviazione civile che provvederà a sollecitare l’ente. Se non si ottenesse nulla l’azione giudiziaria si renderà doverosa.

Sino ad ora abbiamo parlato di cancellazione di voli ma che succede nel caso di ritardo prolungato?

In questo caso il passeggero ha diritto a ricevere da parte della compagnia cibo, bevande e in alcuni casi anche albergo quando il volo è in ritardo di almeno due ore e si tratta di una tratta intracomunitaria inferiore a 1500 chilometri; oppure se la tratta è superiore ai 1500 chilometri e l’aereo è in ritardo di tre ore. In caso di voli internazionali il volo deve essere in ritardo di almeno due ore e la tratta inferiore a 1500 chilometri; se la tratta è tra 1500 e i 3000 chilometri e il volo è in ritardo di tre ore; oppure se la tratta da percorrere supera i 3500 chilometri e il volo è stato posposto di quattro ore.
In ogni caso se il volo sta registrando un ritardo di cinque ore il cliente può rinunciare senza pagare penali e può chiedere il rimborso del biglietto.

Bisogna tener presente che per avere diritto al pagamento da parte della compagnia aerea, il ritardo deve essere imputabile alla stessa. Infatti le compagnie aeree non sono tenute a risarcire i clienti quando il ritardo o la cancellazione non dipendono da loro.: ad esempio in caso di grave maltempo oppure per un difetto dell’aereo non riconducibile alla compagnia o in caso di altre circostanze imprevedibili.

Come sempre tenere tutta la documentazione e fornire prova dell’accaduto sarà indispensabile.

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