Si è parlato tanto di impignorabilità della prima casa? Ma è davvero impignorabile la prima casa?
Come è noto, dal 2013, la cosiddetta prima casa del contribuente non è più pignorabile da Equitalia. Si badi bene però, che la prima casa resta pignorabile per tutti gli altri creditori come, per esempio, la banca, il fornitore, ecc. Quando la norma venne emanata ciò fece la gioia di parecchi debitori del fisco che, pur conservando nell’archivio decine di cartelle esattoriali per cifre stratosferiche, potevano dormire sonni tranquilli sotto un tetto che non poteva venirgli portato via. Ma come si sa non è tutto oro quello che luccica e fatta la legge…trovato l’inganno. La norma non ben costruita ( ma c’è da chiedersi se ve ne sono di norme chiare ad oggi) può turbare il sonno di qualche debitore.
Prima di tutto si parla di prima casa ma erroneamente perché non è la prima casa, ma l’unica !
La legge non vieta il pignoramento della prima casa, ma dell’unica abitazione.
Quindi se il contribuente, dopo aver acquistato la “prima casa”, ne acquista anche una seconda, ambedue le case saranno pignorabili.
Condizione necessaria per ottenere il beneficio in commento è che l’immobile sia l’unico e che, quindi, il debitore non ne abbia altri intestati.
Ed attenzione…..perchè nella legge di parla di immobile.
Se il contribuente, oltre alla casa di abitazione, possiede un piccolo appezzamento di terra (anche pochi metri quadrati) adibito ad orticello (uso agricolo) potrà vedersi pignorata la casa che, appunto, non è più l’unico immobile. L’unica alternativa per il debitore è quella di vendere la terra: in tal modo, la casa rimarrebbe il solo immobile di sua proprietà e non potrebbe più essere pignorato.
Nessun problema, invece, per chi ha, insieme alla casa, un garage o una cantina in quanto mere pertinenze dell’abitazione che non fanno venir meno la condizione di unicità dell’unità immobiliare
È necessaria poi la residenza anagrafica
Non basta che l’abitazione sia l’unica del contribuente ma il debitore vi deve risiedere anagraficamente; l’abitazione deve avere destinazione catastale; l’immobile non deve essere di lusso.
Pertanto se il contribuente ha residenza in una unità presa in affitto e possiede un unico fabbricato dove invece non vive (magari per aver dato anch’esso in affitto), quest’ultimo potrà essere espropriato.
Destinazione abitativa
L’abitazione deve avere destinazione catastale abitativa. Ne consegue che se il debitore risiede in un immobile ad uso ufficio, esso è pignorabile.