E’ epoca di droni. Ma quali sono le problematiche giuridiche da considerare prima dell’acquisto? Di droni ve ne sono di tutti i tipi e le specie ed ovviamente a prezzi accessibili anche se si deve spendere almeno 600 euro per averne uno decente. Il drone è sicuramente uno dei regali più gettonati per Natale o almeno così risulterebbe da una indagine di the Roman Post. E devo dire che in un primo momento il mondo dei droni aveva affascinato anche me ed avevo deciso di comprarne uno. La mia scelta era ricaduta sul Parrot bepop 2 o il phantom 3 ed avendo previsto l’uso anche per scopi professionali in realtà la cosa mi allettava parecchio.
Alcune domande però mi assillavano e mi dicevano di andare cauto con l’acquisto. Avrei potuto effettivamente usarlo per lavoro? Nel caso ad esempio di un sinistro stradale in centro avrei potuto scattare delle foto dall’alto del luogo del sinistro? Quali erano i limiti e i rischi al suo utilizzo?.
Prima di tutto chi pilota un drone è soggetto alla normativa ENAC: trovi qui il testo.
Se usi il drone per lavoro come avrei voluto fare io necessiti di un patentino di pilota e di un certificato come operatore SAPR
Se non lo usi per lavoro allora dovrà sottostare alle norme dell’Aeroclub Italia per i modellisti. Secondo questa disciplina potrai volare solo nei campi di volo ed in qualsiasi luogo aperto non popolato lontano da edifici. Potrai volare solo id giorno e con un raggio a vista di 200 mt dal radiocomando e sotto i 70 metri di altezza. Se vuoi volare a altezze e distanze superiori dovrai procurarti un attestato di aeromodellista.
Comprare un Piantom e sottostare a queste normative è come comprare una Ferrari ed andare a 50 Km orari.
Inoltre vi sono zone in cui non potrai assolutamente volare e lì ti ci voglio a trovare una mappa con i luoghi no fly
Oltre a ciò vi è poi il problema della privacy. Anche se può essere vero che ad una altezza di 40 o più metri la privacy non può venir violata e mi verrebbe da dire allora perché google earth sarebbe legittimo mentre una ripresa con un drone no, ma sicuramente bisognerà tener di conto anche di questo aspetto e certamente non sottovalutarlo.
Infine poi se nell’uso del drone questo mi si guasta inavvertitamente e mi cade su cose e persone dovrò persino provvedere al risarcimento ex art. 2043 c.c. ( responsabilità extracontrattuale per fatti illeciti). Se vorrò quindi volare tranquillo dovrò pertanto anche assicurarmi.
Per tali motivi ho deciso di desistere nell’acquisto in quanto pur potendo il drone essere uno strumento valido – ma ritengo di uso sporadico – per documentare prove in tribunale per farlo bisogna necessariamente essere muniti di patentino ed inoltre non si volerà sicuramente mai tranquilli.
Pertanto all’occorrenza meglio sarà rivolgersi a chi del pilotaggio del drone ne ha fatto una professione.
Per chi volesse soltanto divertirsi, invece, meglio assicurarsi perché altrimenti il divertimento potrebbe costare molto caro.
Per risarcimento danni e problematiche giuridiche legate al mondo dei droni non esitare a contattarci: [email protected]