Non pagare la bolletta dell’acqua in alcuni casi si può. Uno di questi si verifica quando l’acqua che esce dal rubinetto non è potabile:, considerando, poi, che in mancanza di letture effettuate sul contatore dell’utente, infatti, il Comune fornitore del servizio considera un consumo presunto e non ha dunque diritto alla riscossione della somma riferita al consumo minimo garantito.
Il contratto di somministrazione tra utente e fornitore è di natura privata ed il costo della bolletta costituisce il corispettivo per il servizio reso, ivi compresi i costi di gestione da parte dell’ente erogatore. Se quindi l’ente non ha provveduto a far eseguire le letture sul contatore considerando dunque un consumo presunto, ciò rende illegittima la pretesa della somma riferita al consumo minimo garantito. Nulla poi spetterà al fornitore per le acque reflue in quanto, anche in questo caso, i rispettivi canoni e quelli per il depuratore sono infatti fondati sul consumo effettivo, che non risulta tuttavia indicato in bolletta.